Tappiamoci gli occhi: quello che fanno Verona e Lecce non ci interessa. Avrebbe potuto pareggiare con merito a Bergamo lo Spezia? Sì. Non ha ceduto il passo dopo aver subito la rimonta? No. Le condizioni fisiche, il cinismo, la precisione nelle poche occasioni, sono più che sufficienti. Certo, la perfezione è un’altra cosa. Ma nessuno lo è, nemmeno il Napoli che festeggerà il suo terzo scudetto. Era una gara difficilissima al Gewiss Stadium, ma erano tutti davvero concentrati: perfetto è il tempismo di Wisniewski poco prima del gol, così come quello di Amian prima di metà frazione, pericolosi perché in scivolata a togliere la palla all’attaccante davanti a Dragowski (come il rigore causato da Ampadu contro il Monza), ma decisivi. Pesa l’ammonizione sciocca di Ampadu, così come quella ingiusta di Bastoni. Non è solo per quello che Semplici li sostituisce, però sono altri quelli che non riescono mai ad incidere nei match. Krollis ad esempio, mentre Verde rischia, con gli stessi minuti a disposizione, di far portare il defibrillatore a Gasperini. E non è vero che il 3-2 è soltanto frutto della spinta dell’Atalanta alla ricerca del 4-1. È semplicemente l’impostazione dello schieramento dei bergamaschi, nell’occasione di un errore individuale (Toloi), che libera uno sprint (Shomurodov) e una perfetta imbucata per Bourabia.
Ma Verona e Lecce cosa hanno fatto? Non ci importa davvero, perché come scrive La Nazione, con quindici punti ancora a disposizione conta ormai solo la mentalità. Questa sì, va curata, osservata e cesellata per riuscire a raggiungere il traguardo.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
SEMPLICI: “CON PRESTAZIONI COSÌ POSSIAMO FARCELA”
prendi 3 goal su calcio d’angolo…2 dei quali in meno di 10 minuti ad inizio secondo tempo e scrivete che c’è stata concentrazione??? Ma che partita avete visto???