Nella giornata di ieri sono arrivate le motivazioni relative alla restituzione (momentanea) dei 15 punti alla Juventus, con relativo nuovo impianto accusatorio per i bianconeri. Come scrive La Gazzetta Dello Sport oggi in edicola è una la parola che ricorre principalmente: infondati. L’aggettivo è riferito ai motivi dei ricorsi del club bianconero e dei suoi ex dirigenti. Secondo la rosea, quindi, è in arrivo una nuova penalizzazione per il club bianconero forse attenuata dalla non presenza della vecchia reggenza.
Da dove si riparte
Potrebbe essere proprio quel -9 inizialmente chiesto ad essere alla fine comminato, ma non è detto. Potrebbe anche esserci una soluzione meno favorevole, con a rischio non solo la Champions ma anche l’Europa League, a meno che il tutto non ricada sulla stagione successiva. E quindi cosa può succedere in attesa delle manovre stipendi e dei sospetti rapporti illeciti con i procuratori? Dalle motivazioni esce confermata la linea di Chiné e della Procura Federale e sul secondo filone la Juve potrebbe decidere di patteggiare, andando verso una maxi-multa o poco più.
Due scenari
Secondo il quotidiano si possono aprire due strade: la prima è una penalizzazione consistente nel processo plusvalenze e patteggiamento con maxi multa (o 1-2 punti) sull’altro filone, compromettendo le coppe europee e scongiurando l’intervento Uefa. La seconda è cercare una penalizzazione contenuta oggi chiedendo affittività nella prossima stagione, che potrebbe però amplificare il fronte Uefa. Per chiedere un eventuale patteggiamento – si legge – c’è tempo fino a fine mese e in teoria si potrebbe anche aspettare il nuovo processo plusvalenze. I colpi di scena sono tutt’altro che esclusi.