Lunga intervista sulle pagine de La Gazzetta Dello Sport per Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria retrocessa in Serie B e ora anche a rischio fallimento. Parole chiare da parte del patron blucerchiato, che si è detto impegnato anche a cedere le quote a prezzo stracciato.
Le parole di Ferrero
Pur di salvare la Sampcedo le quote a un euro. La retrocessione? Fa male, i tifosi non lo meritavano e con me al timone non ci sarebbe stata. Da 18 mesi io nella Samp non decido nulla, non mi danno nemmeno biglietti per entrare allo stadio. Garrone mi ha detto che se fosse accaduto qualcosa sarebbe intervenuto lui: lo dimostri, gliela ridò a 1 euro. Basta fare un aumento di capitale e poi può darla al suo amico Barnaba o a chi vuole lui. Non mi risultano 200 milioni di debiti e comunque di questo devono rispondere altri. Quelli che hanno esonerato D’Aversa e fatto un contratto di tre anni a Giampaolo oltre ad altre operazioni di mercato sbagliate. Le quote sono della mia famiglia, ma ora la società è gestita da uomini non miei. Lanna nemmeno lo conosco, lo sfacelo non porta la mia firma. Parla tanto, ma dopo una retrocessione così dovrebbe assumersi maggiori responsabilità.