Tutto riaperto. Ora tocca allo Spezia chiudere al meglio questo campionato. Il successo sul Milan ha ridato alle Aquile la possibilità di essere padrone del proprio destino, ripartendo dallo scontro diretto di Lecce. Gli zero punti di Cremona avevano fatto sprofondare la squadra, poi letteralmente risorta contro i rossoneri: come rileva Repubblica lo Spezia visto sabato ha mostrato concentrazione, determinazione e compattezza. Non ha concesso quasi nulla a un avversario pur impegnato in altre faccende, ma pur sempre di gran qualità. La vittoria del Torino a Verona, poi, ha fatto il resto: i gialloblu sono sembrati stanchi dopo un lungo inseguimento, affossati anche dal ritorno aquilotto.
Cruciale
Restano in tre a giocarsi l’ultima piazza per la retrocessione: il mezzogiorno di fuoco del Via Del Mare arriverà conoscendo già il risultato dei veneti a Bergamo e può darsi che un punto possa accontentare entrambi in caso di KO dell’Hellas, poi ci sarà il Torino in casa e quindi la Roma all’Olimpico per chiudere i giochi (leggi qui). Soprattutto la squadra di Zaffaroni e Bocchetti sembra avere il calendario peggiore, visto il solo impegno con l’Empoli “abbordabile” a fronte delle gare con Atalanta e Milan.
Quali scelte?
A Lecce non ci sarà Kelvin Amian, un’assenza non da poco già rilevata da Semplici nel post-Milan. Come sostituire al meglio il francese? Ci sono quattro soluzioni: spostare Ampadu con Caldara dietro, far giocare Ferrer (sostituto naturale), arretrare Gyasi oppure mettere Zurkowski in un ruolo inedito. Dall’altra parte, curiosamente, non ci sarà Banda, deputato a quel duello. Semplici potrebbe scegliere ancora il 3-5-2, che è sembrato conferire garanzie maggiori alla squadra.