Ormai mancano solamente due partite dallo stop alla stagione. Come scrive Tuttosport, mancano sei punti, al Torino, da conquistare per non lasciare nulla di intentato, per puntare all’ottavo posto che adesso è una lotta condivisa con Monza, Bologna e Fiorentina. I brianzoli partono con due punti di vantaggio, ma arrivando a parità con i granata resterebbero dietro per l’esito degli scontri diretti che premia la squadra di Juric. Idem dicasi per quanto riguarda i viola, mentre in caso di arrivo a braccetto tra Bologna e Torino i precedenti risultati premierebbero i rossoblù.
Sanabria on fire!
Lo Spezia va affrontato in ogni modo, meno che come è stato ricevuto all’andata. Fu probabilmente quella contro i liguri, per una somma di ragioni, la peggior partita disputata dai granata in questa stagione. A decidere fu Nzola, su rigore, a venti minuti dal fischio finale. Adesso lo stacco in più deve essere compiuto dal Torino, da una squadra che sa attaccare l’area, ma che non sempre nella scelta della rifinitura ha qualità necessarie per andare al tiro o per mettere un compagno davanti alla porta. Per questo Juric, al Filadelfia, ha aumentato gli sforzi per battere strade alternative, o migliorare quelle già esistenti, per colpire lo Spezia. Parlando di Nzola viene subito da pensare a Sanabria: resta il paraguaiano – 12 gol in questa Serie A – la principale risorsa per andare in rete. Il sudamericano ultimamente ha tempi chirurgici nell’attacco all’area di rigore, semmai a non essere così precisi sono i cross che dovrebbero innestarlo. Ecco perché anche sui traversoni dalle corsie il lavoro è tosto.
Tiri da fuori la chiave?
C’è però una modalità, per affondare il colpo, che i granata stanno iniziando ad adottare, ma sulla quale possono e devono ancora crescere: il tiro da fuori area. Anche perché gli stoccatori nel Torino esistono. A partire da una difesa nella quale Schuurs ha buone traiettorie, dai venti metri e oltre. Il migliore, ma spesso è un sinistro che gioca a sinistra e che quindi può battere solo di collo o mezzo esterno: Ricardo Rodriguez. Il migliore da questa distanza, non per potenza ma indubbiamente per precisione è Miranchuk. Il quale a costo di sbagliare qualcosa, ma che dovrebbe spesso cercare la giocata risolutiva, che si tratti di calciare in porta o di piazzare il compagno in porta. Giocate ad alto rischio, più facili da essere intercettate rispetto al passaggio orizzontale al compagno, però a un elemento, al fantasista, cioè a Miranchuk va concesso qualche errore in più, se poi il risultato è sovente in grado di fare la differenza.