È la partita che vale una stagione, davvero in tutti i sensi. Anche per Semplici, che a sua volta si gioca il posto. Il contratto del tecnico – ricorda Il Secolo XIX – scade infatti il 30 giugno e si rinnova automaticamente per due anni in caso di salvezza. L’allenatore ex Spal e Cagliari lo sa bene e ieri ha ritrovato a Follo i suoi ragazzi, seppur contati nel numero.
Quanti assenti
Se la buona notizia è il recupero di Dragowski per la porta, i consulti medici non hanno dato responsi ottimali per Caldara, Bastoni e Maldini: per tutti e tre la stagione è finita e nessuno sarà a disposizione. Si dovrebbe ripartire dal 3-5-2, pur senza gli squalificati Amian e Gyasi: per la gara cruciale dell’anno dovrebbe toccare a Ferrer, sempre a disposizione ma praticamente mai utilizzato, soltanto cinque presenze con spiccioli di minuti. Ma lo spagnolo ha giocato 88 partite nello Spezia e tutti ricordano la gran gara giocata al Friuli. Se prenderà il posto di Amian avrà il compito complesso di marcare Lazovic, la mente veronese. Al posto del capitano, invece, potrebbe toccare ad Agudelo, magari con Verde a gara in corso. Anche perché le scelte dalla panchina sono risicate: Kovalenko e Zurkowski a centrocampo, Shomurodov e Krollis in avanti.
Emergenza a destra
Anche La Nazione delinea il quadro dello Spezia, falcidiato dalle assenze. Più possibilista però il quotidiano sulla situazione Maldini, che potrebbe provare a essere almeno in panchina. Ferrer si candida per un posto da titolare da quinto di destra, con eventualmente Zurkowski a poter fare quel ruolo, mentre le condizioni di Ekdal e Verde restano da monitorare. In totale dovrebbero essere una ventina i disponibili, per una gara davvero da ultimo sangue.