In vista dello spareggio che vale una stagione, La Nazione ha chiesto un pensiero a uno degli eroi del 2007, Marco Gorzegno. L’ex difensore aquilotto vuole essere sugli spalti del Mapei per sostenere le Aquile e intanto legge la gara e il momento: “Bisognerà gettare il cuore oltre l’ostacolo, traendo forza dai tifosi. Sedici anni fa incontrammo un Verona più forte, mentre stavolta la maggiore continuità l’ha avuta lo Spezia. Dispiace che la retrocessione si decida così e non con gli scontri diretti che avrebbero visti premiati i bianchi” spiega.
Forze in campo
Secondo Gorzegno va considerato il successo al Bentegodi nel computo della salvezza: “In una partita secca tutto si annulla, è difficile dire chi sia favorito ma certamente sarà una gara molto dura e senza favoriti. A Roma però ho visto una partita ordinata, contro una squadra con ritmi non altissimi che ha però ingranato nel momento in cui la Juventus ha sbloccato la gara. Pesa il gol sbagliato da Zurkowski, ma mi ha dato fastidio il rigore: quello su Dybala era evidente, non quello su El Shaarawy“. Ora, infine, l’obiettivo è cancellare tutto quello che è stato nell’annata e servirà una squadra che vuole vincere: “In una finale non c’è da gestire, entrambi hanno tanto da perdere e tanto da guadagnare. Protagonista può essere il gruppo, si deve creare un’energia positiva. Nzola potrà essere determinante, ma solo se supportato dai compagni“.
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