Oggi è il giorno, adesso o mai più. Spezia-Verona è una partita secca che va a cancellare tutto quello che è successo fin qui, anche se guardandosi alle spalle le due contendenti scoprono un campionato lungo e sofferto, seppur diverso, con tante delusioni e speranze. L’Hellas è stato praticamente sempre nella zona rossa, ultimo addirittura nella sosta mondiale, con lo Spezia a +8. Cambio di allenatore per entrambe, con la classifica che recitava +2. E dire che c’è stato anche il sorpasso, però mai definitivo, anche se le più grandi recriminazioni dei bianchi sono sugli scontri diretti a favore, da quest’anno vanificati dalla regola dello spareggio (oltre che dal gol di Dybala in coda a Roma).
Nessuna logica
La Gazzetta Dello Sport ricorda come questa sfida sia fuori da ogni confronto o cabala. Conterà soprattutto l’aspetto psicologico, prima di quello atletico e tattico. Ma il campionato ha raccontato di un 3-4-2-1 veronese e di un 3-5-2 spezzino, con soprattutto Semplici ad avere scelte risicate e quasi obbligate. Nelle due sfide di campionato i numeri hanno fatto prevalere lo Spezia per possesso palla e tiri nello specchio, oltre che per angoli, ma le condizioni in cui arriva il Verona allo spareggio sono certamente migliori. E c’è da sperare che tutto vada liscio anche sul fronte ordine pubblico.