Cremonese, ma soprattutto Sampdoria e Spezia dovranno adeguarsi alle nuove norme del campionato di Serie B. I grigiorossi hanno infatti disputato solo un campionato in massima serie, mentre le due liguri almeno tre e ora faranno i conti con le diversità in termini di vincoli che impone il campionato cadetto. Il Secolo XIX ha stilato una sorta di schema per illustrare tutte le novità con cui dovrà fare i conti la società di Via Melara. Scopriamole nel dettaglio.
Monte ingaggi e rosa
Non potrà superare i 24 milioni lordi. Ad oggi la Sampdoria è a 27 circa, mentre lo Spezia è a 22, sotto di poco. Se si supera la soglia servirà una fideiussione. Contemporaneamente, anche la regolamentazione delle rose può fare la differenza: nella lista A andranno i nati entro il 31 dicembre ’99 (massimo 18), nella B i nati dal 2000 in poi (senza limiti e modificabile sempre) e nella C la possibilità di avere due “calciatori bandiera”, ovvero tesserati per almeno quattro stagioni consecutive. Per le Aquile, ad esempio, è il caso di Gyasi, Bastoni e Ferrer. Cambierà anche il numero dei giocatori da poter inserire in distinta, da 26 a 23 con i cinque cambi invariati.
Introiti e botteghino
Contemporaneamente, ci saranno anche una riduzione drastica degli introiti, soprattutto per biglietti e diritti TV. Il paracadute di fine campionato permette di ammortizzare almeno in parte le spese, ma il danno economico è evidente. A questa situazione fa capo anche l’utilizzo dei giovani: sono 80 i milioni di contributo complessivo che la B riceve dalla A e il 45% del tesoretto andrà a chi farà giocare di più i giovani. I contributi saranno per chi utilizzerà italiani con maggior incentivo per gli Under 21 almeno per 900′ complessivi in stagione, una regola appena cambiata. In questo range, per lo Spezia ci sono Holm, Sanca, Strelec, Zovko, Cipot, Krollis, Kornvig, Colombini, Bertola, Serpe, N’gbesso, Gabelli e Podgoreanu. Anche da questa particolare norma potrebbe dipendere il loro essere confermati in B.
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