Quella di ieri è stata una giornata concitata soprattutto per la Reggina, ma non solo per lei. I calabresi, ricorda La Gazzetta Dello Sport, risultano esclusi dalla prossima Serie B per mano della CoViSoc e anche il Lecco avrebbe qualche criticità che pare però superabile. Contemporaneamente da Brescia crescono le chances di riammissione e anche a Perugia sperano. Ma serve ancora la massima prudenza. Analizziamo nel dettaglio le situazioni.
Lecco
Nell’ultimo fixing della serata di ieri, dopo che sembravano essere arrivate rassicurazioni sui blucelesti e la loro ammissione incondizionata, sono tornate alcune problematiche. La parola “perentoria” relativa alla scadenza datata 20 giugno dell’iscrizione lascia aperte delle criticità attorno al tema stadio. I lombardi hanno i conti a posto e i documenti arrivati da Padova per la concessione dell’Euganeo sono arrivati in ritardo. E a favore della squadra del presidente Di Nunno potrebbe incidere lo slittamento dei play-off, con finale addirittura il 18.
Reggina
In casa calabrese c’è invece molto pessimismo. La bocciatura è arrivata a causa del mancato rispetto delle scadenze federali dei pagamenti previsti dall’omologa approvata dal Tribunale di Reggio Calabria. I versamenti non pagati sono quelli verso l’Erario e gli «incentivi» all’esodo. Il club risponderà puntando sulla prevalenza dell’ordinamento “generale” rispetto a quello sportivo. Il punto chiave è quello relativo al fatto che la mancata iscrizione non sia coerente con quanto disposto dal Tribunale. Per la CoViSoc, invece, le cose non stanno così.
Tutto rimandato
Ad ogni modo, ad oggi l’organico della B non cambia o almeno non prima del prossimo 7 luglio, data del Consiglio Federale. Solo allora – se la Reggina non sarà ammessa – toccherà al Brescia completare le 20 formazioni, ma siamo solo alla prima puntata. Entro il 5 le escluse potranno presentare ricorso e in caso di ulteriore passaggio al Collegio di Garanzia non si andrà oltre il 20-21 luglio. Comunque in tempo per iniziare il campionato.