Lecco e Reggina hanno presentato ricorso e confidano che il Consiglio Federale – che dovrà pronunciarsi domani – possa ribaltare il verdetto della Covisoc che ne aveva decretato l’esclusione dalla Serie B. Come scrive Tuttosport, i lombardi sono particolarmente fiduciosi e – oltre a insistere sullo slittamento di 10 giorni dei playoff di C che avevano concesso solo due giorni di tempo per l’iscrizione al campionato dopo la finale col Foggia del 18 giugno – hanno presentato nella documentazione del ricorso (che oggi sarà discusso nella commissione infrastrutture) la disponibilità dello stadio Euganeo di Padova a ospitare le prime partite interne della squadra in attesa degli interventi necessari allo stadio Rigamonti Ceppi di Lecco per poter ottenere l’idoneità al campionato. Il Lecco si difende sostenendo anche di aver presentato richiesta di proroga per l’iscrizione al campionato il 17 giugno, tre giorni prima della scadenza del 20.
Vicenda Reggina
La vicenda della Reggina è differente, ma anche il club calabrese ha risposto alle richieste della Covisoc. In buona sostanza, la Reggina ieri ha pagato i 757.000 euro del piano di ristrutturazione del debito che – secondo le richieste del tribunale di Reggio Calabria – avrebbero dovuto essere corrisposti entro il 12 luglio. Anche se la Covisoc si era espressa rispetto alla scadenza dell’iscrizione al 20 giugno. «La società Reggina 1914 comunica che è stato formalmente presentato ricorso alla Covisoc per chiedere l’ammissione al prossimo campionato di Serie B. Si è inoltre ottemperato, anticipando il versamento delle scadenze del 12 luglio previsto dalla sentenza di omologa, al versamento delle restanti di quanto dovuto all’erario», la nota della società calabrese.
Se Lecco e Reggina dovessero ancora essere escluse il calendario del campionato rischia di partire (sorteggio l’11 luglio a Como) con una X e una Y (Brescia e Perugia sperano nel ripescaggio). Prossimi eventuali ricorsi al Collegio di Garanzia del Coni (21 luglio), quindi al Tar del Lazio (1 agosto) e al Consiglio di Stato (29 agosto).
Situazione differente per la Sampdoria
Discorso differente quello relativo alla Sampdoria, che dopo il sospirato passaggio di proprietà nelle mani di Radrizzani e Manfredi il 30 maggio non aveva avuto il tempo tecnico per rispettare le scadenze degli stipendi e dei contributi Inps e Irpef. La proposta di deferimento per i consiglieri d’amministrazione Panconi e Bosco è arrivata circa un mese fa a corte Lambruschini, ora gli avvocati della Sampdoria andranno al patteggiamento con la Figc per tentare di ottenere la minor penalizzazione possibile in classifica (da 1 a 4 punti). Una penalizzazione di cui la nuova Samp aveva tenuto conto sin dai primi giorni del suo insediamento. Nel frattempo il club blucerchiato ha pagato tutte le somme in questione tant’è che ha già ottenuto il via libera della Covisoc per l’iscrizione al campionato.