Il nuovo Store dello Spezia ha riaperto ieri, con circa 100 magliette vendute con il nuovo e contestato logo. Come scrive Il Secolo XIX, disponibile per adesso la divisa ufficiale bianca con colletto nero, oltre alla divisa nera con le rifiniture e il logo in oro, tutte rigorosamente corredate dalla frase di Paolino Ponzo. Il brand Kappa, leader nell’abbigliamento sportivo anche con altri marchi come k-way garantisce la qualità dei prodotti con l’uso di tessuti tecnici e traspiranti, per adesso però tutte le maglie disponibili sono senza lo sponsor sul petto e senza alcun nome di calciatore sulla schiena, visto che la rosa è in fase di quotidiano aggiornamento, quindi versione “nude e crude” ma non per questo poco gettonate, anzi. Malgrado continui la diffidenza verso il nuovo brand che ha sostituito l’amatissimo “Asc”, va detto che sul tessuto il nuovo logo è graficamente accattivante, specie su sfondo nero. Disponibili per ora solo le taglie da adulto nella nuova edizione e solo le prime due divise, quella bianca e quella nera, per la terza si dovrà attendere ancora un po’. I prezzi poco sotto i cento euro, ma si tratta della maglia che indosseranno in gara i giocatori degli Aquilotti.
Vecchio logo
Ancora disponibili sugli ometti alcuni esemplari delle maglie della scorsa stagione, tra cui una marcata “Nzola”, che potrebbe diventare presto un cimelio per collezionisti. Nel negozio ancora tanti gadget marcati Asc, dalle penne agli accendini ai portachiavi, ma iniziano a comparire anche articoli griffati a nuovo, tra cui ciabattine e infradito. A proposito di Asc: lungo via dei Pioppi campeggia ancora il logo gigante sui cancelli di accesso all’area parcheggio, per quelli basterà una mano di pittura per disegnare il nuovo simbolo, più difficile invece modificarlo sul cancellone di ferro battuto usato per sbarrare la via ai tifosi ospiti, perché non è dipinto ma pantografato.
La maglia di nzola va proprio comprata..con l’immagine del rigore tirato con il Verona..possiedo dei terreni in Garfagnana posto per zappare ce n’è e magari imparare la lealtà