Il momento del Lecco è certamente dei più delicati, visto che dopo il pronunciamento del Collegio di Garanzia del CONI il club bluceleste sarebbe fuori dalla B conquistata sul campo. Già partito il ricorso al TAR per difendere in tribunale la cadetteria. Il patron dei manzoniani Di Nunno ha parlato in conferenza stampa delle prossime mosse della società, con le idee molto chiare.
Le parole di Di Nunno
Penso che il TAR ci darà ragione, il Perugia sta dicendo solo bugie. Il 19 giugno abbiamo finito di giocare i play-off e il 20 abbiamo consegnato tutto dopo il controllo della commissione infrastrutture. Ho consegnato i documenti il 21 ma non conta, perché noi crediamo che una cosa vinta sul campo non si possa togliere. Il presidente del Perugia ha i soldi, io no e sto cercando un socio: ma non tratto con altri se non ho in mano un foglio che dica Serie B. Io sono una persona seria, altri sono pagliacci: io non sono fallito ma sono vicino, un anno almeno la B vorrei farla anche per i miei figli che mi stanno aiutando. La famiglia Di Nunno farà la Serie B, anche perché Foschi con la fortuna che ha deve portarmi in A. Lo stadio? Stanno mettendo luci e cemento per i tornelli e per il 18 agosto dovrebbe essere pronto. Il 2 agosto ci sarà il TAR, la sentenza finale a fine agosto, pensiamo di aver finito lo stadio per quel periodo e pensiamo di non dover giocare nemmeno una partita fuori casa.
LECCO, LA POSIZIONE DEL CLUB: “IMPOSSIBILE ADEMPIERE ALLE SCADENZE”