Dopo Francesco Cassata nella giornata di ieri, oggi è stata la volta del primo acquisto dell’estate aquilotta presentarsi, quel Rachid Kouda di belle speranze che vi abbiamo raccontato attraverso le parole di chi lo conosce bene. Primi giorni di allenamento in un gruppo rodato ma subito grande voglia di ben figurare per il centrocampista classe 2002, che ai canali ufficiali del club ha svelato le sue ambizioni e le sue speranze per il futuro.
Carriera e percorso
Sono un ragazzo fuori dal campo timido, agli inizi, ma in grado di aprirsi molto. In campo invece mi piace giocare, farmi dare la palla e sono due personalità molto diverse. Penso che per un giovane sia meglio giocare in D perché si può affrontare giocatori che hanno già giocato in categorie superiori, cominci davvero a giocare per il risultato più che in Primavera. A Cagliari ho avuto un passaggio fondamentale, la prima esperienza fuori casa che mi ha formato. Con Agostini ho ricevuto molto ed è stata una bella esperienza.
Nuova piazza
Arrivo da una piccola società come il Picerno, che ha lasciato tantissimo e ringrazio perché è stata un trampolino importante. Mi sono messo in mostra grazie alla serenità che ho trovato. Spezia non è un punto d’arrivo e questa sfida mi intriga molto, la società punta a palchi importanti come la Serie A in cui merita di stare. Per me è un onore stare qui. Non ho pretese o chissà quali obiettivi, spero di dare grande mano a questa squadra e mi metterò sempre a disposizione. Spero che ci toglieremo altre soddisfazioni.
Ambiente e ruolo
Mister Alvini mi ha fatto da subito una bella impressione, mi ha spiegato le sue idee e in campo mi mette dove pensa sia meglio per me e per la squadra. Io cerco di dare il meglio di me in qualsiasi ruolo. Se devo scegliere nasco mezzala destra o sinistra, ma dove sceglierà di mettermi io sarò a disposizione. Ho trovato dei bellissimi compagni e si vede che il gruppo è coeso, il lavoro che stiamo facendo è tosto ma ci servirà nella stagione. Mi piace molto giocare con alta intensità e mi trovo benissimo.
Idolo
Sin da bambino il mio idolo è sempre stato Pogba, cerco di ispirarmi a lui con le dovute proporzioni. Penso che il fatto che molti ragazzi africani si ispirino alla Serie A è bellissimo, perché significa che la voglia di emergere è tanta. Una volta che hanno la possibilità possono fare il salto.
Scelta Spezia
Quando è arrivata la chiamata non ci ho pensato due volte, mi hanno fatto sentire importante e il progetto mi ha intrigato e ho accettato subito. Il Picco? Ho visto diversi video di quell’ambiente, si vede che è uno stadio molto caldo e i tifosi sono molto attaccati alla squadra e non vedo l’ora di giocarci, sarà una grande emozione.