In avvicinamento alla sfida tra Catanzaro e Spezia, il quotidiano La Nazione ha intervistato un doppio ex come Antonio Sassarini, storica icona aquilotta. L’ex difensore, oggi allenatore, ha vestito la maglia dello Spezia dal 1976 al 1981, mentre in seguito ha militato nel club calabrese. “Da buon spezzino il mio cuore batterà solo per i colori bianchi – ha spiegato Sassarini -. Il Catanzaro e il Palermo sono squadre alle quali sono particolarmente legato, ma in questa occasione spero nel volo vincente delle Aquile bianche“.
Inizio così così
Non sono mancate, da parte di Sassarini, delle considerazioni sull’avvio di campionato delle Aquile di Alvini. “Lo Spezia mi ha fatto una buona impressione dal centrocampo in su, mentre in difesa qualcosa manca. Pratica un buon possesso palla, ma le due ripartenze subite con annessi rigori devono indurre a una riflessione. Il Catanzaro? È una buona squadra, conoscendo l’entusiasmo del pubblico ci sarà un’atmosfera galvanizzante al ‘Ceravolo’. Lo Spezia è più forte tecnicamente, ma in un campo così difficile serviranno personalità e concretezza”. E sulla prospettiva di piazzamento al termine del campionato delle Aquile, Sassarini non ha dubbi: “Al momento vedo una squadra da play-off. C’è un buon centrocampo, Amian e Reca danno garanzie, in attacco Antonucci e Moro stanno facendo bene. Per tornare direttamente in A occorrerebbero un centrale in grado di impostare la manovra, un attaccante di peso esperto e un esterno di sostanza“.
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