Catanzaro-Spezia è match dall’alto contenuto adrenalinico nella prima notte in B davvero casalinga dei calabresi, reduci da una cavalcata pazzesca nella scorsa Serie C e anche dalla prima vittoria in campionato sulla Ternana. Di fronte alla squadra di Vivarini il collettivo di Alvini, appena retrocesso dalla A e con una rosa importante, chiamato a un appuntamento complicato in campionato. Per parlare della sfida del Ceravolo, la nostra redazione ha contattato in esclusiva il doppio ex di Catanzaro-Spezia Felice Evacuo. Nonostante un’unica stagione (ma indimenticabile) ricorda con piacere il Picco e la sua gente, mentre in Calabria ha passato il difficile anno del Covid. Oggi l’ex attaccante studia da direttore sportivo e sta muovendo i primi passi, “nonostante le difficoltà fisiologiche del cominciare” ci confessa.
Partiamo subito forte: che cosa si aspetta dalla partita di stasera? La vedrà?
La guarderò sicuramente. Mi aspetto una gara che riserverà delle sorprese: essendo a inizio campionato si affrontano due squadre che vogliono mettersi in mostra e ad agosto tutte le forze sono ancora equilibrate. Tutte le squadre devono ancora trovare un assetto e tutto può succedere.
Ci aspettiamo un Ceravolo bollente. Che ambiente sarà?
Io purtroppo l’ho vissuto nell’anno del Covid quindi non l’ho visto al meglio. Catanzaro è però una piazza molto calda che riabbraccia la B dopo tanti anni: ci sarà molto entusiasmo e sarà una grande bolgia. Con la squadra la tifoseria ha trovato una grande unione e i giocatori si portano dietro un’ondata di passione dopo la promozione.
A guidare il gruppo c’è un allenatore esperto come Vivarini.
È un tecnico bravo e per lui avere un assetto ben definito a inizio stagione porta da subito a essere più competitivi. In più sul mercato il collettivo è cambiato poco: sono arrivati innesti importanti di categoria, sono certo che sia un club che può fare bene.
Lo Spezia è ripartito dopo una dolorosa retrocessione. Che impressione ha avuto?
Venendo dalla retrocessione un po’ di sconvolgimento è normale. Non è mai facile ripartire, ma la società è consolidata e sicuramente sarà competitiva per i primi posti anche in B.
Da ex attaccante: Donnarumma, Biasci e l’ex Iemmello sfidano Antonucci, Moro e compagnia. Chi vince la sfida?
La qualità c’è. Il Catanzaro ha conservato l’ossatura dello scorso anno e Iemmello-Biasci è una coppia che ha fatto bene in C, mi piace molto perché ben assortita. Lo Spezia ha cambiato rispetto all’anno scorso, ma chi è davanti ha tanta qualità. Prevedo una partita con molti gol.
Sono passate poche giornate, ma la Serie B è già cominciata all’insegna delle sorprese. Che torneo sarà?
Il campionato ha alzato il livello degli ultimi anni, ci sono più proprietà ricche e molti presidenti possono investire. Vedo un torneo molto combattuto e penso che quest’anno ci saranno 7-8 squadre a competere per i primi due posti.
Per lei una sola stagione a Spezia (2011/’12), ma piena di soddisfazioni. Cosa si porta dentro di quell’esperienza?
Fu un’annata indimenticabile, lo Spezia muoveva i primi passi dell’era Volpi. Una stagione straordinaria, riuscimmo a fare il Triplete, mai più successo in C. Abbiamo fatto qualcosa di storico, rimontando il Trapani in campionato e vincendo Coppa Italia e Supercoppa. È stato un piccolo pezzo di storia della categoria e quel successo ha fornito le basi per quello che è successo dopo, visto che da allora lo Spezia è tornato ad essere stabilmente nel calcio che conta.
Lo Spezia sarà costretto a rinunciare al Picco ancora per qualche gara. Questo quanto può influire?
Sicuramente è uno svantaggio. Il pubblico di Spezia segue la squadra con passione e credo possa essere un punto a sfavore. Ma la rosa è di grandissimo valore e lotterà comunque per i primi posti fino alla fine.
Se la sente di fare un pronostico su Catanzaro-Spezia o c’è scaramanzia?
No, è complicato pronosticare (ride n.d.r.). Dico solo che sono due squadre di qualità: il Catanzaro ha una base solida, lo Spezia ha cambiato molto. Mi aspetto una bellissima partita, questo sicuramente.