Il tracollo di Catanzaro spazza via in un colpo il mercato estivo dello Spezia. Sei gol presi in due partite da due squadre che, messe insieme, hanno un patrimonio giocatori che nemmeno si avvicina a quello degli aquilotti e sono un segnale di allarme ben chiaro. Come scrive in una dura disamina La Nazione, c’è tempo fino a oggi per intervenire sul mercato e comprare ciò che a questa squadra manca: almeno un difensore centrale rapido, vista la lentezza del duo Mühl-Nikolaou, e almeno un attaccante di esperienza, che sappia condurre la squadra in mezzo a contesti agonistici e ambientali di tutto rispetto. Facile giocare bene nel salotto di Bolzano, molto meno nella bolgia di Catanzaro. Folle è il pensare di fare un campionato di B con attaccanti tutti giovanissimi, perché poi succede quello che è successo mercoledì. Appena si mette male, la squadra si squaglia.
Strada ancora lunga
Preoccupano i reduci dello scorso campionato: non solo i giocatori presi a gennaio, che anche in B dimostrano di non avere i numeri per giocare nel calcio italiano a certi livelli, ma anche quelli più esperti, alcuni dei quali sembrano totalmente demotivati, forse perché non si aspettavano di rimanere. Non è un caso che tra i pochi a salvarsi ci siano Bandinelli, uno che sul campo si era salvato, Cassata, che da spezzino ci mette qualcosa in più se non altro dal punto di vista della grinta, Kouda, uno che viene dalla C e ha voglia di emergere (mercoledì rigore procurato e gran palla per Antonucci), lo stesso Bastoni. Ma non è solo una squadra fin qui mal costruita e depressa, c’è anche una questione tattica che sta esplodendo.
Schiacciati dal Catanzaro
Giocare con un 4-3-3 di questo tipo, sempre troppo lunghi e senza difesa, è il miglior assist che si possa fare agli avversari. Il 4-4-2 del Catanzaro, interpretato con grandissima diligenza e agonismo da un gruppo nel quale ben pochi hanno giocato in B con continuità, ha inceppato i fragili ingranaggi della macchina spezzina finendo per devastarla in contropiede. In B la chiave è giocare corti, grintosi, ignoranti (si vedano le entrate iniziali dei Krajnc e degli Scognamillo). Specchiarsi non porta da nessuna parte, magari vinci qualche partita, ma al momento nella verità sei destinato a schiantarti.
Analisi perfetta nella sua sconcertante durezza.
Si, in pratica abbiamo sbagliato campagna acquisti e allenatore.