5 Settembre 2023 - 18:23

Gazzoli: “Picco? Obiettivo 8 ottobre. I Platek sono dentro lo Spezia”

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Giornata importante in casa Spezia, perché a distanza di diverse settimane dal suo arrivo ufficiale nel club di Via Melara, il nuovo CEO aquilotto Andrea Gazzoli si è presentato alla piazza nella splendida cornice di “Terre di Luni” ad Ameglia. Il dirigente, che già aveva parlato a margine del sopralluogo al Picco dei giorni scorsi, ha avuto modo di trattare diverse tematiche relative proprio alle opere di ristrutturazione dell’impianto ma anche all’inizio balbettante in campionato post mercato. Ecco tutte le sue considerazioni. 

Le parole di Platek

A introdurre il nuovo dirigente è stato il presidente Philip Platek, che ha parlato di come si ricomporrà il nuovo organigramma: “È importante avere una presenza che sia in città e supervisioni, che possa farci conoscere come club e farci stare al fianco dei tifosi. Non cambia molto come struttura: Eduardo Macia avrà la parte sportiva mentre Gazzoli seguire aspetti specifici e investimenti, come ad esempio i lavori al Picco”.

Le parole di Gazzoli

Sullo stadio: “Il lavoro è quotidiano e interno. Lazzini arriva al Picco ogni giorno, prima di me. Stiamo facendo un lavoro impegnativo, che porta via risorse finanziarie e di tempo, che costa oltre 8 milioni al club. Quando si va ad agire su impianti vecchi si può arrivare a qualche ritardo, ma stiamo lavorando. L’8 ottobre vogliamo essere dentro al Picco”.

Sulla sinergia con l’area sportiva: “Ho conosciuto Macia alla Fiorentina per qualche contatto pregresso, Melissano per l’operazione Esposito con la Spal a gennaio e li ritengo due ottimi professionisti. Quando si riparte ci vuole pazienza e la squadra va costruita col tempo”.

Sulla retrocessione: “Ci sono passato anche a Ferrara, ma lo Spezia arriva con maggiori margini strutturali. Ora bisogna essere bravi a resettare tutto, così come quando si vince. La piazza ha la squadra nell’anima e lo si è capito anche di recente. Se ci devono essere momenti negativi meglio che arrivino subito”.

Sui Platek: “Nell’analisi generale non tutti possono leggere ciò che si dice dagli istituti finanziari. La famiglia non ha alcuna intenzione di disimpegnarsi e notizie di questo genere sono lontane dalla realtà dello Spezia. La sostenibilità nel calcio non esiste, ma questo club ha percorso una via di investimenti che permetterà di alleviare questa situazione”.

Sull’anticipo del paracadute: “È una pratica usata, certifica una volta di più come la sostenibilità non sia semplice. La sfida è trovare la sintesi fra quel che si fa in campo e la parte economica. La proprietà dà e ha dato grande disponibilità, io da parte mia proverò a lavorare su questo tipo di ragionamento”.

Sul nuovo logo: “Abbiamo affrontato internamente le reazioni dei nostri tifosi, stiamo studiando e sicuramente c’è la volontà di ripartire con maggiore ascolto; la volontà iniziale era quella di effettuare un rebranding, magari forte, ma non era certo quella di creare forte negatività, pertanto dovremo imparare da questa situazione per far partire un dialogo proficuo su tanti aspetti”.

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