«La nostra è una squadra forte, è arrivato il momento di dimostrarlo. Quella contro il Venezia sarà una partita difficilissima che dovremo giocare come una finale«. La carica profusa dal vice capitano aquilotto Filippo Bandinelli sulle pagine de La Nazione, dà l’idea di quanto il match di questa sera al ‘Penzo’ tra lo Spezia e il Venezia (il via alle ore 20,30, arbitra Fourneau) sia già un crocevia fondamentale per il campionato delle Aquile. Tradotto, i bianchi non potranno più sbagliare, non solo dal punto di vista dell’atteggiamento, ostentando quel «carattere tipicamente spezzino» che non deve mai mancare, ma anche sul piano tecnico e del risultato. Dopo il disastroso inizio di campionato servono punti che non necessariamente dovranno arrivare con il ‘fioretto’, ma più concretamente con l’agonismo e la determinazione, essenziali in Serie B.
Avanti tutta
Alvini ha ribadito il suo pieno gradimento all’organico che la società gli ha messo a disposizione, sollecitando «lavoro, fiducia e tempo per consentire ai suoi uomini di esprimersi al meglio». È pur vero che le impellenti esigenze di classifica non lasciano spazi a dilazioni temporali, già questa sera lo Spezia è chiamato a dare la svolta al proprio campionato per rinfocolare entusiasmo all’intero ambiente. Lo stesso Alvini ha ammesso: «Sarà un big match, contro un Venezia forte, mi aspetto di rivedere il mio Spezia, ovvero una squadra che abbia voglia di riprendere un determinato percorso, tornando a fare prestazioni e punti».
Ritorno alla difesa a quattro
Il tecnico aquilotto, a dispetto dell’idea di proseguire nel sistema di gioco 3-4-2-1 proposto contro il Como, tornerà al 4-3-3, trasformabile in 4-3-2-1, per esigenze di forza maggiore. Una scelta saggia, maturata in corso d’opera dopo aver provato entrambe le soluzioni tattiche, che consentirà, per la prima volta in questo campionato, il varo di un undici iniziale privo di adattamenti dei singoli in ruoli a loro non congeniali. Davanti a Dragowski, Amian si riappropierà del ruolo di terzino destro, supportato centralmente da Gelashvili e Nikolaou e sul versante sinistro dal rientrante Reca (per il polacco previsto un cambio obbligato in corso d’opera con Moutinho). Al centro della mediana vi sarà Salvatore Esposito, dal quale è lecito aspettarsi prestazioni di livello superiore, con ai fianchi Bandinelli e Cassata. Nel tridente offensivo tornerà Verde, si spera con rinnovato entusiasmo come preteso dai tifosi, con Moro centravanti e Antonucci sul versante opposto.