20 Settembre 2023 - 09:54

Grieco: “Lo Spezia paga il dazio retrocessione. Occhio alla Reggiana”

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Sulle pagine de La Nazione questa mattina in edicola troviamo un’intervista a Vito Grieco, doppio ex di Spezia-Reggiana e oggi tecnico della Primavera della Spal. L’ex centrocampista analizza la sfida di Cesena fra due squadre propositive, mai dome e che non giocano mai per lo 0-0: “Lo Spezia ha una qualità maggiore, ma chi è rimasto dalla Serie deve farla vedere. E non giocare al Picco è un handicap” spiega. Poi, Grieco analizza l’inizio da incubo delle Aquile: “A Bolzano e Venezia ho visto buone gare, ma non sono preoccupato per i risultati: si possono commettere errori sul fronte tecnico, ma la cattiveria agonistica ci deve sempre essere. Se la squadra pensa che giocare in B sia un declassamento, sarà un’annata di sofferenza” aggiunge.

Obiettivi

Poi, l’allenatore si concentra sulle possibili ambizioni della squadra di Alvini: “Dall’esterno ci sono state esternazioni un po’ forzate, se si crede che lo Spezia sia da promozione diretta si sopravvaluta la rosa. In genere si paga sempre dazio quando si scende di categoria e qualche scoria rimane. Lo Spezia può porsi l’obiettivo dei play-off” spiega. Secondo Grieco sono cruciali i ruoli di portiere, difensore centrale, play e punta. E proprio quest’ultimo ruolo, prima da vice Nzola e ora senza una punta di peso: “I numeri sono eloquenti, però Alvini sta dando un’idea di gioco, è uno sanguigno e le sue squadre hanno sempre fame. Le ingenuità sono un campanello d’allarme per chi vuole fare un campionato di vertice” il suo pensiero.

Scontro delicato

Infine, la gara di sabato: “Partita sentita, la Reggiana è sempre difficile da affrontare. Nessuna delle due giocherà per il pareggio e lasciano anche spazi importanti in difesa. Penso che come qualità lo Spezia abbia qualcosa in più, ma dovrà metterla a disposizione. Giocare lontano dal Picco preoccupa, perché in quello stadio la tifoseria spinge a conquistare punti importanti” conclude.

IN 4 GARE LO SPEZIA SI GIOCA IL FUTURO: DOPO IL PISA IL PRIMO BIVIO

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