Ci sarà questa mattina l’ultimo saluto a Franco Dinelli, l’ex portiere aquilotto scomparso nei giorni scorsi, alle ore 11.30. Si tratta di uno che negli anni ’50 fece epoca, fra i più forti portieri dello Spezia, oltre ad aver legato a doppio filo la propria vita con la città.
Nella storia
Lo ricorda Il Secolo XIX, ricordando come raccolse l’eredità di Mammi nel 1956 a Lucca fino ad esaltare il Picco. A 22 anni, nel 1959, è titolare fisso e per lui arrivano chiamate da ogni dove, fino a Udine da dove il presidente Bruseschi paga in contanti, portandoselo in Friuli per due anni, regalandosi soddisfazioni. Poi Cosenza, Nardò, Pietrasanta, fino a diventare allenatore a Viareggio. È ricordato per la sua agilità nonostante la corporatura. Seguiva il calcio anche se ne era fuori e in Via Manzoni aveva un negozio, socio di Loè Lorenzelli, che si occupava di scarpe e cuoio, poi ceduto e chiuso. Uno di quei personaggi che rimarrà indelebile per la città.