È stato un inizio difficile di stagione anche per la Primavera dello Spezia, sconfitto nelle prime due giornate di campionato e anche eliminato ieri dalla Coppa Italia. Ma l’allenatore Beppe Vecchio, che ha fatto il punto ai canali ufficiali del club, è stato chiaro sugli obiettivi da seguire in questa stagione. Ha parlato di vari temi, tra cui l’inizio di stagione e il lavoro che dovrà essere svolto con la Primavera, soffermandosi anche sui tanti ragazzi approdati in Prima Squadra provenienti dal vivaio.
Le parole di Vecchio
Sull’inizio di stagione: “Inizio certamente non positivo dal punto di vista del risultato, ma sappiamo qual è il nostro percorso e non siamo preoccupati. Stiamo portando avanti il lavoro con la classe 2005 e 2006, in cui sono entrati tanti ragazzi nuovi dall’U17, che hanno bisogno sicuramente di più tempo e pazienza e siamo qui apposta per cercare di aiutarli”.
Sul lavoro da fare: “L’imprinting del nostro settore giovanile è il lavoro tecnico e specifico sulla tattica individuale, di cui non si può fare a meno per formare un calciatore”.
Sull’obiettivo: “È rimasto quello dell’anno scorso. La società non ci ha chiesto di vincere e andare ai play-off, ma semplicemente di far crescere i ragazzi, che è stato quello che abbiamo fatto l’anno scorso e faremo anche quest’anno. Formazione e conoscenze per cercare di preparare i ragazzi se la Prima Squadra ha bisogno”.
Sui valori: “Per la storia del nostro club questa passione e questo senso di appartenenza dovrebbero essere nel nostro DNA e accomunare tutti noi. Non è facile, perché certi valori nel calcio di una volta erano più presenti, mentre oggi le cose sono un po’ cambiate. Ma siamo in tanti tra allenatori e componenti degli staff che sono cresciuti qui nel nostro settore giovanile. Per me lo Spezia non è un semplice club ma una grande famiglia e cerco di trasmettere i valori che ho imparato da giocatore e da allenatore, che devono essere il nostro marchio di fabbrica: una squadra che non molla mai e combatte con resilienza e coraggio, il cuore davanti a tutto. È una cosa che stiamo portando avanti e credo che qualche frutto si sia visto con tanti ragazzi che sono in giro tra i professionisti o che sono qua in Prima Squadra”.
Sulla storia del club: “Credo sia giusto da parte nostra raccontare anche quella che è la storia del nostro club, e lo facciamo spesso. La nostra storia non possiamo non guardarla, è fatta di uomini, di passione, ed è questo che dobbiamo trasmettere. Lo Spezia ti deve entrare dentro. Prima delle partite parliamo con i ragazzi, dicendo loro che la prima cosa che conta è quella di portare con orgoglio e rispettare la maglia che indossiamo e che questa maglia ci chiede alcune cose: battagliare sempre, mettere piede per fare contrasto, poi viene tuto il resto”.
Su Plaia e Mascardi: “È una cosa anomala avere due portieri di qualità, ma frutto del lavoro di questi anni del preparatore dei portieri. I nostri portieri vengono allenati da professionisti come Ceccotti, Pugliese, Pisacane e tanti altri. Sono al di sopra della media, adesso si allenano in Prima Squadra stabilmente e lì hanno un ulteriore miglioramento che poi è lo step finale, quello che speriamo li porti a fare una lunga carriera tra i professionisti”.
Su Pietra, Candelari e Bertola: “Tutti ragazzi passati nel nostro settore giovanile e che hanno fatto un bel percorso: grande soddisfazione per il nostro settore dopo tanti anni. Ognuno di noi ha messo qualcosina, nel settore giovanile c’è un lavoro di équipe. I ragazzi partono da un’attività di base e fanno un loro percorso e per noi, per il club e per chi gestisce il settore giovanile, vederli in prima squadra è una grande soddisfazione. Portare giocatori in Prima Squadra non è facile, in dodici anni che sono qua ne ho visti tanti spezzini giocare in Serie A, fare il capitano e per me vederli è un’emozione unica”.
Sul Palermo, prossimo avversario della Primavera: “Mi aspetto una partita come le altre, con squadre competitive che hanno qualità come il Cesena sabato scorso. Noi siamo in fase di rodaggio, in una strada fatta di idee, non cercheremo mai di aggirare l’ostacolo, cercheremo di affrontare le problematiche perché per migliorare i ragazzi è giusto che sbaglino. Sbaglieremo ma il percorso che vogliamo fare è la crescita del singolo giocatore. Se poi riusciamo a mettere insieme risultati siamo più contenti, ma non metteremo mai risultato davanti alla crescita del ragazzo perché formarlo è nell’interesse del club”.
Bravo Beppe mi raccomando è importante far crescere i ragazzi e soprattutto non vorrete mica fare risultati meglio di Alvini che mantiene una media invidiabile.