Ai microfoni dei canali ufficiali dello Spezia, l’ex difensore Claudio Terzi ha parlato dell’avvio di stagione della sua Under 17. Al suo debutto nelle nuove vesti di allenatore, Terzi ha preso la guida della squadra del settore giovanile aquilotto, dopo aver ricoperto il ruolo di collaboratore tecnico della Prima Squadra. Questo il suo primo bilancio della sua avventura con lo Spezia Under 17.
Under 17, il primo bilancio di mister Terzi
Sullo Spezia: “Anche quando giocavo ho sempre detto che per me Spezia è una seconda casa. Abbiamo scritto pagine della storia di questo club. L’anno scorso ho iniziato un nuovo percorso e ho imparato tanto, soprattutto con mister Gotti, nella metodologia di allenamento. Quest’anno ho voluto fortemente iniziare da solo e sono contentissimo di aver trovato un gruppo speciale e affiatato, siamo partiti col piede giusto”.
Sulle differenze tra calciatore e allenatore: “Da giocatore si pensa più a sé stessi e a dare il proprio apporto alla squadra, mentre da allenatore devi ragionare per tutti e pensare a come far rendere ogni ragazzo al meglio. Che va valutato sia sotto l’aspetto fisico e tecnico, che sotto quello umano”.
Sull’Under 17 aquilotta: “Abbiamo iniziato molto presto, è stata una mia scelta per conoscere bene i ragazzi. Abbiamo fatto bene nei due tornei precampionato e nelle amichevoli. A parte la prima partita col Pisa, poi ci sono state tre prestazioni di livello e sono molto contento. I ragazzi apprendono velocemente ed è molto bello allenarli. Lavoro molto sul possesso palla e sulla tattica. L’anno scorso, con mister Migliorini, hanno lavorato molto bene sulla fase di non possesso”.
Sugli obiettivi: “Far crescere i ragazzi. Il risultato non è così importante nel settore giovanile. Più ragazzi possibile devono arrivare in prima squadra. L’Under 17 è l’ultimo step del settore giovanile, perché la Primavera è già un campionato diverso con promozioni e retrocessioni. Il livello è già alto tecnicamente e tatticamente, mentre ai livelli più bassi serve lavorare tanto sulla tecnica individuale”.
Sui valori dello Spezia: “Quando indossi questa maglia rappresenti non solo la società ma anche un’intera città. Bisogna esserne consapevoli, conoscere la storia e sapere che tutto ciò che ha guadagnato è arrivato col sudore, sul campo. I ragazzi hanno tantissimi margini di miglioramento e già in questi mesi le differenze si vedono. E io devo crescere insieme a loro, imparando dai miei errori”.