2023 anno orribile per lo Spezia, che oggi a Cesena contro il Pisa cercano quella continuità che manca ormai da tempo. La mini-serie positiva più recente risale a quando Semplici sedette sulla panchina in A con tre partite senza KO, due pareggi e la clamorosa vittoria sull’Inter. Ma fu un fuoco di paglia, perché alla fine a decretare la retrocessione fu proprio la mancanza di continuità.
Girare pagina
Oggi, ricorda Il Secolo XIX, è un’altra gara e un’altra categoria e Alvini è “in vita” grazie ai 4 punti contro Brescia e Feralpi e ora cerca un terzo risultato utile, riuscita anche a Cremona con tre X in fila. Per ritrovare un ruolino più lungo è necessario tornare a gennaio 2023, con Gotti in panchina: allora la striscia fu di 5 partite senza perdere, con tanto di vittoria a Torino. Ma non c’è solo questo: lo Spezia in campionato deve svoltare e per farlo deve passare dall’ostile campo di Cesena, in un tabù sfatato soltanto in Coppa Italia contro il Venezia seppur ai rigori. Il quotidiano ricorda come il filotto di Gotti rimise in piedi la squadra, Italiano svoltò a Pescara dopo un inizio da incubo: oggi Alvini ha la possibilità di mostrare il suo calcio, senza pensare troppo ma solo puntando al risultato, affrontando un collega come Aquilani tanto diverso ma simile per certi versi.
Sfida personale
Sarà così uno Spezia-Pisa anche personale per il tecnico di Fucecchio, che deve dare continuità a una formazione che sta trovando equilibrio, anche se non potrà disporre di mezza difesa visto lo stop anche di Bertola. Pochi i cambi in programma, obiettivo mantenere l’assetto che ben ha figurato a Piacenza. Ma il derby è sempre partita a sé e stavolta non fa eccezione.