Salvatore Elia, intervistato da La Nazione e fresco ex della formazione rosanero, suona la carica in vista della partita in programma al rientro dalla sosta Nazionali: «Sarà una partita molto difficile, ma noi andremo per vincere». Elia, dall’Atalanta in Serie A allo Spezia in cadetteria a titolo definitivo, una decisione sofferta? «Assolutamente no, è una scelta fatta nella consapevolezza che era arrivato il momento di staccarmi dal club orobico e andare in una società a titolo definitivo che puntasse in toto su di me dopo l’infortunio al crociato. Avevo altre soluzioni, ma quando il mio procuratore mi ha detto dello Spezia ho subito accettato, perché mi era rimasto impresso lo stadio a livello di tifo e di terreno di gioco».
IL MOMENTO ALLO SPEZIA
Come si sta trovando in riva al Golfo? «Bene, anche se al mio arrivo non ho trovato una situazione propriamente tranquilla visto che c’era la contestazione dei tifosi dopo Catanzaro». Il calciatore pensa che l’ambiente sia buono, sostenendo di non aver trovato una situazione pesante a livello di squadra, ma solo gente amareggiata per la retrocessione. «A livello di gruppo siamo molto positivi, per questo sono molto fiducioso per il prosieguo, siamo una squadra forte e umile». Per Elia l’apporto dei tifosi sarà importantissimo: «Non vedo l’ora di scendere in campo al Picco, perché fino ad ora abbiamo giocato sempre in trasferta».
Per il calciatore questo sarà un campionato importante. Lo scorso anno era partito benissimo a Palermo e vuole tornare ai livelli in cui ha lasciato, se non di più. Ha lavorato tanto in questi mesi sulla testa e sul fisico traguardando questo obiettivo. È un autentico jolly, bravo sul fronte offensivo, abile come terzino. «Nei miei sei anni da professionista ho fatto qualsiasi ruolo. A Benevento ho giocato tutto il campionato da terzino destro mentre l’anno scorso a Palermo ho ripreso a fare l’esterno d’attacco, ruolo che ho sempre interpretato da ragazzo. Io mi metto a disposizione del mister, lo faccio volentieri. Non sono ancora al cento per cento della condizione fisica perché ho fatto il ritiro a Bergamo facendo poche amichevoli, la mia prima partita dopo undici mesi titolare è stata con la Feralpisalò, sto lavorando per tornare al massimo». Un giocatore molto tecnico e veloce, forte nel dribbling, dotato di notevole spirito di sacrificio. «Un difetto? Mi ci rivedo nelle qualità descritte, devo migliorare con il piede meno abile che è il sinistro». Secondo Elia questo Spezia deve pensare partita dopo partita, cercando di fare più punti possibili. «Siamo arrabbiati per la classifica, sappiamo che abbiamo le qualità per arrivare in alto, dobbiamo trovare l’intesa perfetta».
IN VISTA DEL PALERMO
A Palermo partita difficilissima in uno stadio gremito che l’ha vista protagonista. «Sarà una gara complicata come lo sono tutte. Abbiamo compagni che hanno giocato in Serie A, scendere in campo di fronte a 25.000 persone dà la carica per fare bene. A Palermo ho vissuto quattro mesi intensi, sfortunatamente mi sono fatto male in un momento in cui stavo facendo bene. Ora sono un giocatore dello Spezia e voglio aiutare la squadra a portare a casa i tre punti, noi giochiamo sempre per vincere». Se farà gol esulterà? «No per rispetto ai tifosi palermitani che in quei quattro mesi mi hanno dato tanto. Ovviamente proverei un’emozione intensa, anche per la gioia che regalerei alla gente di Spezia».