Maggiore, Vignali, Bastoni sono soltanto i più noti fra i “ragazzi di Spezia” che sono stati profeti in patria. Una storia mai facile quella di essere protagonisti con la maglia della propria città, specialmente quando si alza il livello della competizione. I tre spezzini sono stati grandi esponenti della maglia bianca in Serie A, ma altri non sono arrivati a condividere così in alto la loro appartenenza: Ceccaroni, legatissimo alla città, se n’è andato prima ancora di sbocciare del tutto, Benedetti non è invece mai arrivato, Acampora (spezzino non di nascita ma praticamente acquisito) dopo il primo anno di A. E oggi, anche quei tre della bella storia non ci sono più: lo Spezia è scivolato in B, magari sarà soltanto un caso…
Lo Spezia addosso
Il fattore appartenenza è quantomai importante e (prescindendo dal modo in cui sono avvenuti gli addii) oggi lo Spezia sta provando a ripartire dai suoi ragazzi, probabilmente comprendendone l’importanza. Ha riscoperto Bertola dopo un anno di prestito in Serie C, trovandone un titolare in difesa, ha ritrovato un Pietra in grande crescita e pronto a un salto importante proprio sulle orme di Bastoni. Sono solo due nomi, ma non gli unici: l’esperto Cassata è infatti ritornato a casa, incarnando il valore della maglia bianca con i classici amori che fanno giri immensi, poi ci sono i ragazzi del vivaio. Sono meno ultimamente, ma ci sono: il portiere Mascardi, carrarino di nascita ma spezzino di adozione e già protagonista nelle selezioni azzurre, oltre allo “spezzinissimo” Di Giorgio, bomber della Primavera che potrebbe presto ritagliarsi un futuro interessante e che ha già compreso l’importanza della maglia bianca.