Continua a tenere banco il caso Sandro Tonali dopo le ultime ore di audizione in Procura a Torino del centrocampista. Così come per Fagioli, anche l’ex rossonero patteggerà una sanzione in tempi rapidi, forse anche già prima della sfida fra il suo Newcastle e il Borussia Dortmund di Champions. Difficile ad oggi – scrive La Gazzetta Dello Sport – pronosticarne l’esito sportivo, anche perché un esito come quello del collega della Juventus non è possibile.
Squalifica e sanzione
Secondo quanto riferisce la rosea, è più probabile che si vada verso un anno o poco più di squalifica con prescrizioni più robuste e la scelta di Procura e Federcalcio vuole sia assicurare l’afflittività per procedere al recupero del calciatore ma anche dilatare i tempi di una situazione di limbo, con i giocatori disponibili ma con un peso addosso. Tonali avrebbe parlato molto chiaramente e senza contraddizioni, ammettendo di aver giocato sul calcio e pure sul Milan, oltre che (probabilmente) anche sul Brescia quando ci giocava. Sempre però a vincere, quasi a scacciare il capitolo illecito sportivo non più patteggiabile. Anche per lui, in ogni caso, ludopatia conclamata e percorso terapeutico già definito.
Niente debiti
A differenza di Fagioli, però, il giocatore della Nazionale ha precisato di non aver contratto nessun debito né aver subito minacce, solo una attrazione compulsiva per il gioco d’azzardo. Ad oggi, gli accertamenti sui suoi dispositivi non si sono ancora conclusi e Tonali non avrebbe tirato in ballo la responsabilità di altri tesserati. Nemmeno Zaniolo, il terzo indagato che per adesso continua a smentire ogni coinvolgimento.
FAGIOLI, CONFESSIONE CHOC: “LE MIE LACRIME CON IL SASSUOLO ERANO PER I DEBITI”