L’esterno aquilotto Salvatore Elia, ospite della trasmissione Voglia di Spezia su Tele Liguria Sud, ha parlato del momento della formazione in maglia bianca, a pochi giorni da una partita che per lui rappresenta qualcosa di speciale, visto che tornerà al Barbera da ex.
Le parole di Elia
Sul Palermo e l’andamento: “Ho vissuto quattro mesi intensi in rosanero e per me è una partita importante. Non vedo l’ora di giocarla: noi li rispettiamo ma anche loro noi, ce la possiamo giocare con tutti. Nelle ultime tre uscite siamo migliorati e penso che ci voglia maggiore concretezza. In B se non si è concreti si va sotto e poi è difficile recuperare. Sicuramente c’è rammarico per non aver segnato in gare come quella contro il Pisa, ma stiamo lavorando molto bene. Ci sono tanti ragazzi nuovi e non è facile all’inizio, siamo sulla strada giusta per conoscerci meglio”.
Sul ruolo: “In B gioco bene come quinto di centrocampo, perché quando ho il pallone posso svariare e avanzare. Quando sono terzo d’attacco devo girarmi, difendere palla e non è semplice. L’anno scorso a novembre mi sono fatto male e non ho voluto rischiare di forzare il rientro e quest’anno. Ora non è facile e anche se ci si allena duramente è tutt’altra situazione in partita. Rientrare dopo 8-9 mesi dall’infortunio non è facile. Nei primi allenamenti c’è un po’ di apprensione, ma in partita mai. Il pensiero ti viene, ma poi resto sereno”.
Sulla fase difensiva: “Tre anni fa a Benevento ho fatto 10 mesi da terzino destro e ho migliorato molto nella fase difensiva. Avendo fatto sempre il settore giovanile nel 4-3-3 non era facile cambiare ma mi sono adattato. Difensivamente preferirei attaccare sempre, ma oggi bisogna saper fare entrambe le cose”.
Sulla mancanza del Picco: “Conta tanto sicuramente, anche se non è una scusa. Giocare in casa fa la differenza, perché ogni partita sembra sempre di essere in trasferta. Adesso dovremmo rigiocare in casa e credo sarà tutta un’altra cosa: quando c’è un tifo importante che accompagna per 90′ è un’altra cosa”.
Sui motivi per la partenza a handicap: “Ne abbiamo parlato fra noi. Questa settimana di sosta ci ha aiutato per risolvere ciò che non va e abbiamo lavorato molto. Miglioreremo anche su questo, perché prima lo miglioriamo e meglio è. Ogni partita che abbiamo fatto abbiamo cercato di vincere, ma il nostro obiettivo è sempre quello. Nei secondi tempi siamo un po’ calati, ma dal campo l’impressione è stata quella di avere sempre avuto il pallino del gioco in mano. Penso che oggi dobbiamo pensare di partita in partita e siamo ottimisti: per me siamo una squadra forte ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Guardando la classifica non lo stiamo facendo, ma possiamo riprenderci”.
Sullo Spezia: “Siamo a buon punto, ho visto un gruppo motivato. Siamo completi in ogni reparto, a prescindere da chi gioca, quasi completamente in sintonia anche a livello di conoscenza fra di noi. Si respira ottimismo per poter ritrovare serenità e lucidità e una volta che ci saremo risollevati potremo pensare ai prossimi obiettivi. Se si può vincere a Palermo? Certo”.
Su come si supera la brutta estate: “All’inizio è normale avere amarezza dopo una retrocessione, ma chi è rimasto ci tiene allo Spezia e vuole dare un contributo importante per rimanere. Non c’è qualcosa in particolare che manca, sono consapevole che quando arriverà un evento positivo tutto prenderà un’altra piega”.
Su Pio Esposito: “Per lui e per noi è molto importante perché tornare motivato da una partita così è fondamentale. Quando si esce dalla Primavera non è facile ambientarsi subito, ma lui lo sta facendo alla grande e siamo tutti molto contenti”.
Su Kouda: “Molto forte, si è approcciato alla categoria in maniera molto interessante. Lo sta facendo alla grande anche se sa che deve migliorare, ma ha la testa giusta per fare grandi cose”.