Palermo-Spezia è anche storie di ex. È sicuramente il caso di Salvatore Elia da una parte, ma anche dell’accoppiata difensiva Ceccaroni-Lucioni dall’altra. Due storie diverse, ma entrambe passate dal Golfo Dei Poeti: sulla prima fu forse la società a non scommettere, sulla seconda più il calciatore. Il Secolo XIX ripercorre i profili di entrambi i giocatori, spiegando come saranno proprio loro a difendere i colori rosanero dalla voglia spezzina di fare risultato al Barbera.
Corsi e ricorsi
Per Lucioni una sola stagione in maglia bianca, ma piena di soddisfazioni: promozione in B e triplete storico, acquistato nel 2011 dal Barletta e capitano dopo poche gare. Decisivo con il suo carisma anche per il futuro di Serena, tiene compatto il gruppo e la storia si risolve al meglio. Reti importanti a Portogruaro e Trieste, prima di passare alla Reggina. Ceccaroni è invece spezzino doc, prodotto del settore giovanile di Fusco, che nella Primavera gioca 83 partite. Mimmo Di Carlo comincia a valutarlo e ne benedice la crescita, pur trovando poco spazio anche con Gallo. La gloria arriverà solo lontano dalla sua città: prima a Padova e poi a Venezia, protagonista e capitano. Avrebbe meritato maggiore considerazione, ma – si legge – né Marino né Italiano lo ritennero ancora pronto. Oggi, con la maglia del Palermo, è nel pieno della maturità.