Nella giornata di ieri, lo Spezia ha inviato un comunicato dove spiega molto, ma non tutto, della questione bilanci degli ultimi anni. Il Secolo XIX analizza i numeri messi in chiaro dal club, spiegando come si siano sì ridotte le perdite rispetto all’esercizio precedente grazie alle plusvalenze, ma anche di come siano aumentati i costi di gestione: il personale, gli investimenti a Follo e lo stadio hanno particolarmente pesato.
Risvolti futuri
Concludendo, come scrive Il Secolo XIX, anche durante il corso dell’esercizio 2022/2023, il significativo sostegno finanziario del socio unico si è manifestato con versamenti in conto capitale per complessivi 13,2 milioni di euro. Nell’attesa di capire se questi versamenti costituiscano credito del socio nei confronti del club o se siano a fondo perduto, e quindi non recuperabili, si prospetta un’annata sì influenzata dal paracadute (25 milioni dedotti del 10% per la mutualità della serie B) ma anche pesante, che genererebbe probabilmente un passivo ben più ampio, quasi raddoppiato rispetto a quello attuale. Tradotto: nel prossimo bilancio andranno a referto le plusvalenze di quest’estate (Nzola su tutte), ma mancherà molto dei ricavi che la Serie A genera.
Se lo Spezia danneggiato dall’introduzione in serie A da l’impossibilità di fare mercato per diversi mesi da rigori netti negati dalla introduzione dei play out in serie A improvvisamente e dalla vendita della punta più forte che avevamo una volta scesi in serie B deve per quanto abbiamo molte punte bravi deve combattere ogni partita come già stanno facendo avere più coraggio davanti alla porta e capire il movimento giusto per segnare lo Spezia può vincere sempre coi giocatori che ha.