Tramite i canali social il Gruppo Bullone, che rappresenta il tifo organizzato aquilotto, ha pubblicato il proprio pensiero sul difficile momento vissuto dallo Spezia. In particolare, i sostenitori puntano il dito contro la proprietà, definita “assente e priva di passione per i nostri colori” e ritenuta responsabile della retrocessione, così come dei pessimi risultati di questa prima parte di campionato. Non manca, nel prosieguo del post, anche una contestazione sul tema stadio, così come sul cambio del logo.
Il comunicato
La contestazione che il Gruppo Bullone sta facendo da tempo alla società è cosa nota.. Al di là della sorte e delle responsabilità dell’allenatore stiamo lottando contro una proprietà assente e priva di passione per i nostri colori responsabile di una inaccettabile retrocessione gratuita grazie ad una direzione tecnica fallimentare con cui ci sta portando in lega pro dopo il cambio continuo di proclami riguardo il ns. avvenire( da una pronta rimonta ad una sperata salvezza) ha inoltre cambiato il nostro storico amato logo per uno orrendo. Dopo 4200 abbonamenti ci ha sottoposto a fare migliaia di km lontano dal Picco per una tribuna da pochi privilegiati ponendo dei led più alti che coprono visuale e vessilli. Ma il peggio è che ci hanno mentito mentre li guardavamo negli occhi sul futuro della società negando sia in vendita quando è noto il contrario. Ciò significa un ulteriore sfoltimento della rosa che ci porterà all’inferno. Noi a tutto ciò non ci siamo mai stati e lotteremo come la storia insegna per il bene dello Spezia Calcio, nostra infinita passione e non oggetto di business speculativo sostenendo la squadra ovunque e comunque come sempre abbiamo fatto portando il nostro vessillo capovolto.
IL MESSAGGIO DI ASC COMMUNITY: “SERVE UN SEGNALE FORTE, SPEZIA MERITA RISPETTO”
Questi almeno se ne sono accorti subito di che aria tirasse e lo striscione lo hanno capovolto da mo’…..chapeau.
sì, ma erano anche quelli che esultavano di più quando Volpi ha lasciato …., convinti di essere stati fino a quel momento nelle mani di uno speculatore e di essere passati finalmente nelle mani di Babbi Natale disposti a ricoprire d’oro la squadra solo perché romantici Yankees affascinati dalle 5 Terre. Qualcuno mandava anche regolarmente gli auguri ad Amanda Platek in cerca di un po’ di considerazione …..
Ora ditemi chi sono i sognatori …
ah … dimenticavo …. sono sempre gli stessi che quest’estate hanno predetto lo Spezia in A diretta o – al peggio – ai playoff …. e uscivano con dichiarazioni “Alvini mi gasa … è da Spezia … etc..etc..”
questo per dire quanto ne capiscono …. Ma loro sanno sempre tutto ….
chi sei DDM?..mettici la faccia e vieni ad incontrarmi personalmente che ti spiego bene.
Sono Simone del gruppo bullone e mi vedo costretto a precisare alcune inesattezze accostate al nostro gruppo. Dopo la promozione miracolosa in serie A il tanto compianto volpi( stanco ,lontano ,svavato ,in autogestione ) giuro’ rassicurandoci che ci avrebbe lasciato in mani sicure.
Nel frattempo caro DDM ti sei goduto tre anni di serie A ma sei ancora lì a rimpiangere volpi….
È vero siamo sognatori e malati di spezia ma se avessi avuto il tempo di leggere i nostri comunicati vedresti che è un bel po’ che, restando vigili a guardia di una fede ,avevamo fiutato del marcio e un cambio di rotta…..
Andremo avanti nonostante i commenti denigratori come i tuoi….per me sono medaglie sul petto
Spezia è una città ambigua priva di una identità definita..ma cos’è? Turistica? Militare? Portuale? La squadra di pallone ne riflette l’ambiguità in quanto vi sono sempre girati intorno personaggi border line come zanoli,ruggieri,volpi,e mo questi platek..i tifosi sono dei modaioli qualunquisti legati alle squadre di Milano, sono tutti molto meno vittime di quanto si professano..per quel che mi riguarda ho chiuso dopo la combine di Reggio Emilia dove nzola tirò un rigore da manuale..l’unico ricordo bello 6 aprile 2006 sp 2 genoa 0 con guidetti dopo il buio
Bravi “BULLONI ” già da tempo ho scritto che la cosa peggiore è il non aver parlato chiaro subito ed aver continuato a mentire ai tifosi salvo poi smembrare la squadra e smentire le loro stesse parole.
per Simone : la mia Serie A è stata quella contro la Ignis, la Simmenthal …. veri miracoli sportivi
è quello il mio DDM, che purtroppo dovette cedere il titolo sportivo sennò, chissà … magari ancora qualche altro anno in serie A lo faceva
sono piuttosto vecchio, quindi, ma non è questo il problema
quello che mi duole e che rappresenta la parte ricorrente dei miei interventi è l’acredine nei confronti di colui che è stato il proprietario che ha portato lo Spezia nel suo punto più alto, dove nessuno nemmeno osava pensare.
Io non devo niente a Gabriele Volpi …, non l’ho mai incontrato, nemmeno mai visto. Nessuna relazione
ma leggere tanta irriconoscenza fa male. Perché sperare che nel mondo del pallone esistano ancora i mecenati romantici capaci di spendere soldi con il solo desiderio di fare calcio senza preoccuparsi di fare soldi … è veramente da sognatori
trovatemene uno che non si preoccupi di rientrare (o anche solo in parte) dei soldi che ci ha messo
Io me lo ricordo bene Fusani. E mi ricordo quando in Tv da Rino Capellazzi disse senza peli sulla lingua che per lo Spezia ci aveva rimesso 1 miliardo di lire tondo tondo. A quei tempi
mi ricordo anche Mastropasqua. E conoscevo bene anche alcune delle sue dipendenti, reparto amministrazione. Tremavano quando guardavano l’esposizione economica del loro datore di lavoro
ecco la fine che facevano i romantici
Volpi ? poiché, come detto, di santi non ne esistono per me resta un imprenditore illuminato (parole di Gozzi, presidente dell’Entella). Ovunque sia andato ha raggiunto i migliori risultati. E il calcio per lui era stata una assoluta novità
Vogliamo parlare di quelli che ci sono adesso ? non la faccio tanto lunga …. fra me e me, mi domando solo se gestiscono le loro aziende così come gestiscono lo Spezia
e così non ho mai compreso la gioia di chi ha esultato quando c’è stato il passaggio di consegne. Alcuni di noi erano perplessi perché sapevano CHI stessero perdendo, senza sapere CHI stessero acquistando
si è visto, infatti