Un anno fa Alvini fermava il Milan campione d’Italia allo Zini di Cremona, salvando la panchina. Dodici mesi dopo è chiamato a salvare la permanenza allo Spezia contro una matricola, il neopromosso e battagliero Lecco, in un recupero di Serie B. Massimiliano Alvini conosce bene l’importanza delle prossime due partite prima della sosta e in caso di mancati risultati sarebbe come da natura del calcio a rischio addio. Del resto, scrive Il Secolo XIX, i numeri mostrati dalle Aquile sono impietosi: una sola vittoria in undici gare, con un record negativo da dover a tutti i costi evitare, per giunta con sulle spalle l’inguardabile prova di Cremona.
Poca fortuna
Le Aquile, d’altronde, sono anche sfortunate: le assenze di Cipot, Bandinelli, Hristov e Zurkowski, oltre alla squalifica di Nikolaou, riducono le scelte, così bisognerà mischiare l’esperienza di Ekdal con la gioventù al potere che bene ha fatto in Coppa Italia. Il Lecco è cliente scomodo, che non ha mai vinto in casa ma che ha grande voglia e con Bonazzoli in panchina ha svoltato (7 punti nelle ultime tre). Come sempre parola al campo, padrone supremo.