La Nazione questa mattina in edicola fa i conti in tasca allo Spezia: quanti punti servono da qui al girone di andata per risollevare le aspettative? Una domanda cui dovrà rispondere il campo ma a cui nessun tifoso sperava di dover rispondere a questo punto del campionato. Lo Spezia è oggi 18° e in zona retrocessione, con soltanto 10 punti all’attivo in 13 partite: ad oggi la classifica impone di ragionare solo in ottica salvezza.
Corri corri
Il quotidiano compara la quota degli ultimi campionati di B e sottolinea il ritmo che le Aquile dovranno tenere per non cadere nel baratro. L’anno scorso servirono 43 punti al Cittadella per evitare guai (+3 sui playout) e visti i ritmi della stagione attuale anche quest’anno 41 potrebbero bastare. Un anno prima ne furono sufficienti appena 36 (Cosenza) con la Spal 15.ma a 42, con discorso simile al 2020/’21, quando non si disputarono i play-out per i 9 punti di distanza fra Ascoli (44) e Cosenza (35). Nell’anno della promozione in A delle Aquile, infine, servirono ben 46 punti ancora al Cosenza per lasciare dietro Perugia e Pescara ai play-out a 45.
Primo traguardo
Prima di tirare una riga, però, bisognerà attendere almeno fino alla fine del girone di andata. Restano ancora sei partite da giocare allo Spezia: trasferte contro Samp, Ascoli e Cittadella, mentre in casa arriveranno Parma, Bari e Modena. Un calendario che si preannuncia intricato, ma senza seconde possibilità: servirà portare la media punti da 0,76 almeno a 1,66, che significherebbe conquistare almeno 10 punti (girando così a 20 e raddoppiando gli attuali). Poi si spererà in rinforzi a gennaio.
10 punti con queste partite è un vero miracolo, speriamo che mister D’Angelo peschi più di un jolly perché la mano è davvero brutta.