Albin Ekdal ha giocato domenica sera l’ultima partita con la Svezia, con la fascia da capitano al braccio. Come scrive Il Secolo XIX, quest’oggi tornerà in Italia e si aggregherà alla squadra di D’angelo. Alle porte c’è la sfida a quella Sampdoria alla quale lui ha dato tanto. A gennaio 2024, poi, deciderà se proseguire con lo Spezia, poiché ha in tasca una buona offerta dal Djurgården, massima serie svedese, un club finito quarto nella stagione appena conclusa. Oggi però c’è solo l’addio alla maglia gialla della sua selezione, sancito con l’uscita al 70′ dal campo, tra gli applausi e le lacrime, nella gara con l’Estonia, la sua settantesima con la Svezia.
Il suo saluto
Ai giornalisti connazionali, che l’hanno intervistato, ha detto: «È stata una decisione difficile, ma ogni cosa ha il suo tempo. Mi sembra il momento giusto per lasciare la Nazionale e concentrarmi sulla squadra di club, negli ultimi anni della mia carriera. E un modo anche per fare spazio a qualche altro giocatore più giovane e affamato, che farà così il suo viaggio in Nazionale. Sono completamente concentrato nel concludere quest’anno in modo positivo, davanti ai nostri tifosi». I ricordi più belli, incalzano i cronisti scandinavi: «Ce ne sono molti, ma la vittoria agli spareggi a San Siro contro l’Italia, quando siamo riusciti a mantenere la porta inviolata, è stata fantastica, un’emozione enorme. Ma ciò che più colpisce è stato quando siamo riusciti a vincere contro la Svizzera negli ottavi di finale della Coppa del Mondo in Russia. Condividere l’euforia con tutti i fan in viaggio, è stato grandioso».
Futuro con lo Spezia ancora da decidere
Ekdal poteva liberarsi quest’estate senza paramento dai Platek, pur avendo un altro anno con lo Spezia, come prevedeva il suo contratto in caso di B. Non colse l’attimo e non arrivò l’offerta giusta. Ora si tratterà di capire cosa succederà tra poco più di 40 giorni, quando si aprirà la nuova sessione di mercato in Italia. Il nodo resta l’ingaggio, perché lo svedese percepiva in serie A qualcosa come 1.540.000 euro lordi, che si sono abbassati a 949 mila per la retrocessione, sempre un tetto troppo alto per tutti i club di serie B. Cavadini, il suo agente, potrebbe trovare con il club aquilotto, una via per la rescissione, ma servirà un sacrificio delle due parti. Per i Platek sarebbe un forte alleggerimento del tetto ingaggi, ad oggi superiore ai 20 milioni. Il Djurgården, che avrebbe già formulato un’offerta ad Ekdal, attende sviluppi.