Un tecnico da trincea. È questo che Luca D’Angelo metterà in campo nella sua nuova avventura: un allenatore che fonda sui valori professionali e umani i cardini del suo modus operandi. Passione, entusiasmo e lavoro sono le parole chiave evidenziate oggi da La Nazione, per uno sport che occupa una parte determinante della sua vita. Uomo di cultura, distante dai social, con una famiglia come affetto più caro. Ora con la sua forza e disponibilità è chiamato a prendersi lo Spezia (dopo averlo fatto col Pisa) e per uno sportivo di razza, ispirato anche da molte altre discipline, è pane quotidiano.
Aria di mare
In più, si legge, un altro punto in comune con lo Spezia è il mare: D’Angelo è legatissimo alla sua Pescara, alla sua casa a dieci minuti dallo stadio con un legame già fortissimo. Lì c’è la sua prima scuola calcio, gli amici, lo stabilimento balneare Lido Acapulco dove torna ogni estate. Un uomo sognatore, con forza, la stessa che gli consentì da calciatore di segnare un incredibile gol a Marassi contro il Genoa nel 1997, portando il suo Castel di Sangro alla vittoria (1-3). Altri tempi, ma la strada dei sogni ripassa da Marassi.