Sulle pagine de Il Secolo XIX oggi in edicola troviamo anche un riferimento tattico al match di Marassi. Per Pirlo un 4-3-2-1, cui anche D’Angelo oppone un modulo simile. Il primo obiettivo era quello di non far arrivare la palla in zona rifinitura, lo Spezia fa densità e i centrocampisti cambiano filosofia in base ai portatori di palla. L’idea del tecnico è quella di formare una gabbia centrale con l’attaccante, i trequartisti e i centrocampisti, volta a chiudere tutti gli spazi in verticali. Allo stesso modo, con la palla nei piedi di un terzino, la mezzala esce in pressing.
Novità
Rispetto al gioco di Alvini, Amian ed Elia non escono alti sul portatore, ma tengono una linea compatta con i compagni di reparto per coprire gli inserimenti di Borini e Verre. I difensori si abbassano in fase di non possesso con baricentro medio-basso rimanendo in linea, a parte quando devono prendere un uomo. Nella transizione offensiva si svolge la principale battaglia nella nuova filosofia di D’Angelo, verticalizzando subito e conquistando il maggior campo possibile e dando palla a Verde e Antonucci. Nel finale, però, la rete di Depaoli (doppietta) testimonia che sulla fase difensiva c’è da lavorare.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
D’ANGELO: “TROPPI TIMORI E INCOMPRENSIONI, MA VERREMO FUORI”
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