Altro che tour de force. Lo Spezia completa un novembre nerissimo

Zero vittorie, due soli punti e tre gol segnati. Se il mese di novembre doveva essere quello della verità in casa Spezia si può dire che l’appuntamento sia fallito in piena regola. La squadra prima di Alvini e ora di D’Angelo era infatti attesa da una serie di gare da giocare e da provare a vincere, ma l’esame risulta fallito in pieno al tramonto dell’undicesimo mese dell’anno. Lo Spezia si ritrova infatti al terzultimo posto in classifica con 10 punti (e con sole due squadre alle spalle) in una posizione che ad oggi significherebbe Serie C e con l’ultima vittoria risalente al 30 settembre. E, come se non bastasse, è arrivato anche il cambio in panchina a parziale certificazione che i piani originari della società sono andati in fumo.

Tanti impegni, tutti falliti

La Coppa Italia e il recupero di Lecco potevano essere boomerang o stimoli ulteriori, alla fine hanno oscillato più verso la prima parte. E dire che probabilmente proprio lo 0-0 con sconfitta ai rigori strappato al Sassuolo è stata la gara più gradevole fra le ultime giocate, segno che i tanti giovani schierati da Alvini hanno giocato a viso aperto facendosi in molti casi preferire ai titolari. E chissà che da questo non ci sia da prendere appunti… Poi il pessimo 3-0 di Cremona, quindi il risicato (e rischiatissimo) 0-0 di Lecco, infine il capolinea di Alvini nel pessimo 2-2 interno con la Ternana. Anche dopo la pausa la musica non è cambiata nonostante il cambio: D’Angelo ha esordito a Marassi con una sconfitta (probabilmente immeritata) ma che non ha invertito un trend orribile. 6 KO in campionato sono tanti, la classifica piange. Prima della fine del girone di andata, con relativa boccata d’ossigeno, restano ancora cinque partite: poi si tirerà l’ennesima riga sperando in un colpo di coda che ad oggi non c’è stato. E il 2023 per le Aquile è sempre più Annus Horribilis.