La Gazzetta Dello Sport oggi in edicola approfondisce la notizia di ieri sul fronte scommesse e la relativa bufera che sta accompagnando alcuni calciatori di Serie B. La Procura di Benevento ha tirato fuori una possibile accusa molto pesante, quella di frode sportiva. Non solo puntate (sul calcio e sul Benevento l’anno scorso in B), ma anche partite combinate, siti illegali e pure riciclaggio.
Il caso
Sono sei gli indagati in totale, quattro calciatori e due elementi non legati al mondo del pallone. Pastina (Benevento), Letizia (Feralpisalò), Coda (Cremonese), Forte (Cosenza) sono tutti ex sanniti seppur in tempi diversi e tutti hanno ricevuto un decreto di perquisizione con sequestro per i reati contestati di scommesse su siti illegali e riciclaggio. Le indagini sono partite nello scorso luglio e i due non sportivi sono accusati di aver fatto da punto di raccordo per le puntate dei calciatori, con somme versate in particolare da Letizia da destinare a scommesse sportive ma soprattutto “afferenti a partite della squadra (il Benevento, ndr ) dove giocavano i soggetti con i quali vi sono stati rilevanti scambi di denaro non compatibili con causali lecite o di altro tipo“. Il riciclaggio, di conseguenza, avveniva per dissimulare l’effettiva titolarità dei conti correnti e delle carte. Si tratta, oltretutto, di giocatori molto quotati in B.
Chiarimenti
Le società hanno subito interpellato gli interessati coinvolti e, secondo quanto emerge, Coda e Forte avrebbero fatto bonifici ai compagni non per scommettere ma per altre motivazioni, mentre Letizia ha assicurato di non aver scommesso su calcio o piattaforme illegali. Il Benevento si è affidato all’avvocato Chiacchio e nel mirino degli inquirenti ci sarebbero anche partite dello scorso campionato, culminato con la discesa in C dei campani. In quella squadra c’erano Letizia e Pastina, mentre Forte andò via a gennaio e Coda era al Genoa. Ad ora non ci sono – è bene precisarlo – coinvolgimenti per i calciatori, che risultano tutti convocati (Letizia squalificato per tre giornate) e una volta acquisiti gli atti la FIGC valuterà se aprire un fascicolo. Se le accuse saranno confermate, si rischiano conseguenze pesanti.