Il Secolo XIX oggi in edicola ritrae una fotografia che spiega almeno in parte le difficoltà dello Spezia Calcio, invischiato nella bassa classifica in Serie B. Uno dei veri tasti dolenti della formazione in maglia bianca è quello relativo ai calci piazzati: le Aquile hanno incassato ben 12 reti con questo fondamentale in questa stagione e sono la squadra ad averne subite di più davanti al fanalino di coda Feralpisalò. L’ultima sconfitta col Parma nasce da un angolo, col Palermo da una punizione, ma sono solo due esempi.
Emorragia
Tuttavia, sottolinea il quotidiano, non è soltanto un male di stagione, perché dalla salita in A in avanti quello delle palle inattive è sempre stato un problema per lo Spezia. Con Motta si arginò difficilmente il dato, mentre l’unico fu Gotti a sistemare un po’ le cose: a metà campionato erano pochissimi i gol da calcio piazzato e al contrario molte le realizzazioni a favore. Poi Semplici e Alvini non sono riusciti a invertire la rotta, fino ad oggi. D’Angelo se n’è accorto subito, ora tocca a lui.
DA ALVINI A D’ANGELO, MODULI DIVERSI MA L’ATTACCO RESTA STERILE