8 Dicembre 2023 - 17:13

Picasso (Resp. area fisica SG): “Con i ragazzi lavoro costante e soddisfazioni”

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Luca Picasso, da tanti anni all’interno dello Spezia Calcio, svolge oggi il ruolo di responsabile dell’area fisica del settore giovanile aquilotto e attraverso i canali ufficiali del club bianco ha spiegato le sue sensazioni sul lavoro e sullo sviluppo delle giovani Aquile. Ecco le sue considerazioni.

Le parole di Picasso

Sul lavoro a tutti i livelli: “Da tanti anni Spezia è la mia quotidianità e dei miei pensieri. Il lavoro in sé non cambia molto fra Prima Squadra e giovanili, cambiano le pressioni e il modo di fare formazione. Si insegna ai ragazzi a portare avanti gli strumenti, mentre con i grandi ci sono giocatori che hanno già avuto esperienze importanti. Il processo è differente perché bisogna convincerli di ciò che si propone”.

Su cosa cambia dalla Prima Squadra alle giovanili: “Manca il campo, la parte della gara che crea emozione. Ma dà tanto, si vedono applicate le idee e c’è una progettualità diversa oltre che visione di insieme nella crescita di un ragazzo. Dall’anno scorso abbiamo cominciato un percorso che inizia dall’U14 fino a 13 e 12 su step e input crescenti, passando dalla parte ludica a quella tecnica intraprendendo un percorso che va verso la scoperta dell’ambiente palestra e della forza”.

Sull’uso dei nuovi supporti: “Con le nuove tecnologie ci sono state tante novità, io le ho sempre utilizzate come supporto. Oggi ci sono GPS, gestione di database, strumentazioni che anno per anno si rinnovano: c’è bisogno però anche di legare con i ragazzi, noi utilizziamo gestionali per il quotidiano e test effettuati soprattutto a chi viene in prova per capire il grado di sviluppo e l’atleticità rispetto a chi già c’è. Questo lo estendiamo con la nostra nutrizionista per creare piani alimentari e aiutare i ragazzi”.

Su quanto è importante la preparazione atletica: “Oggi è sempre più importante dedicare spazio alla preparazione atletica. L’esperienza in Prima Squadra me l’ha fatto capire e ci concentriamo su quello e sulla creazione di allenamenti con tempi di recupero definiti rispetto all’obiettivo. La parta fisica è predominante”.

Sul rapporto con gli altri istruttori: “Il rapporto con gli altri istruttori è positivo e quotidiano. Ci confrontiamo sui concetti, ma non impongo niente al lavoro dei singoli gruppi lasciano allo staff le loro idee. Sulla parte del recupero degli infortuni tengo le fila sui ragazzi che devono fare il passaggio dall’infermeria al campo e anche in questo caso il rapporto è quotidiano”.

Su quanta consapevolezza hanno i ragazzi: “Oggi c’è più cultura, più voglia di scoprire le cose. Partiamo con attenzione a chi viene da società dilettantistiche introducendoli, poi sviluppiamo il lavoro nella parte centrale dell’anno per valutare le varie componenti allenate. Ci sono tante soddisfazioni, che conservo gelosamente: in tanti anni ci sono stati momenti positivi, i play-off raggiunti, la salvezza in A due anni fa, ma soprattutto aver vissuto lo sviluppo di tanti ragazzi e vederli giocare in squadre professionistiche. Con Maggiore avevo lavorato da piccolissimo, quotidianamente provo grande soddisfazione”.

Sui suoi obiettivi: “Ogni momento può mettere davanti occasioni differenti. Oggi penso al meglio della stagione, abbiamo tanta carne al fuoco e vogliamo migliorare quanto di buono abbiamo già creato con il nostro lavoro. Abbiamo tanto da fare, ma siamo in contatto anche con realtà di grandi squadre a noi vicine: per ora penso solo al miglioramento giornaliero”.

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