Ex centrocampista dello Spezia, Alfonso Camorani ha parlato del momento delle Aquile che tentano di risalire la classifica nonostante un girone di andata fin qui molto difficile. I bianchi, con D’Angelo in panchina, hanno sbancato Ascoli e sperano di aver svoltato nella loro stagione, anche se il percorso per risalire è ancora molto lungo.
Le parole di Camorani
Sulla stagione: “Premetto che sono molto legato allo Spezia ed all’ambiente spezzino visto che mio figlio è nato lì. Attualmente c’è una società forte e sana ma, sinceramente non mi sarei mai aspettato un campionato del genere. É chiaro che quando si retrocede dalla Serie A non è facile poi tornare subito in alto. Il campionato di Serie B è tra i più difficili al mondo e riserva sempre tante sorprese, in poche partite può cambiare tutto. Ovviamente nulla è ancora deciso, la stagione è lunga e, secondo me, fino alla Sampdoria se la possono giocare tutti quanti”.
Sugli errori fatti: “Ritengo che il primo grande errore sia stato esonerare mister Gotti lo scorso anno in Serie A, per me è un grande allenatore. Capisco che a decidere siano sempre presidenti e direttori ma se prendi un tecnico, ed hai un progetto in mente con lui, devi metterlo nelle condizioni di poter lavorare con tranquillità, a prescindere dai risultati. Il secondo grande errore è stato quello di mandar via calciatori importanti come Nzola senza poi sostituirli adeguatamente”.
Sul cambio in panchina: “Le colpe non possono essere sempre e solo dell’allenatore. Lo Spezia, secondo me, ha una signora squadra ed i punti che ha in classifica non rispecchiano la qualità della rosa. Purtroppo quando la stagione parte con il piede sbagliato poi si deve andare a rimediare, in un modo o nell’altro. Il campionato, però, è lungo e ci sono ancora tante partite da giocare. Mister D’Angelo, che io ho avuto la fortuna di conoscere a Caserta, sa far bene il suo lavoro, ci mette amore e passione e già con il Pisa ha ottenuto ottimi risultati”.
Sul mercato di gennaio: “Il mister sa bene dove e come intervenire. Però, ripeto, non è tutto da buttare; ci sono tanti calciatori importanti ed anche di prospettiva come, ad esempio, Kouda”.
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