Col Parma più tecnica, con l’Ascoli soprattutto agonismo, ma con il Bari, lo Spezia – che in casa non ha ancora vinto – dovrà giocare diversamente rispetto alle due gare più recenti. Dopo il successo nelle Marche, D’Angelo proverà a dare continuità ad un percorso troppo balbettante, che lo relega al penultimo posto. Come scrive La Gazzetta dello Sport, dubbi in quasi tutti i reparti, non in porta. «Negli ultimi tre giorni Dragowski è rientrato – dichiara il tecnico – ma è giusto che giochi nuovamente Zoet». Poi va valutato se Hristov, che ha deciso la sfida al Del Duca, partirà dall’inizio. Scelta dell’ultim’ora sotto l’aspetto del minutaggio per D’Angelo, che ragionerà anche se Cassata può far tornare titolare Zurkowski e se Antonucci, dopo aver superato i fastidi fisici, può contendere il ruolo a Verde.
Bari, rientra un attaccante
Rientra Nasti al centro dell’attacco, ma il Bari rinuncia al capocannoniere Sibilli, ai box per squalifica. A centrocampo ballottaggio tra Maita e Acampora, uno degli ex di turno. Tra i 24 convocati non c’è il francese Menez, rimasto in sede per precauzione. «Dobbiamo dare continuità alle prestazioni e ai risultati», l’obiettivo di Pasquale Marino. Già, quella continuità che al suo Bari ha fatto difetto. Peraltro il tecnico ha una valida ragione in più per ben figurare. È stato al timone dello Spezia nel 2018-19. Conquistò il sesto posto e, ai playoff, venne eliminato dal Cittadella. A fine stagione le strade si divisero e gli aquilotti scelsero Italiano. Curioso: oggi si ritroveranno faccia a faccia Marino e D’Angelo, i due allenatori a cui il d.s. Polito aveva pensato per sostituire Mignani.