Che sensazione di leggera follia si respira per Cittadella. Come quelle che colorano l’anima e fanno sognare in grande i tifosi. Come scrive La Gazzetta dello Sport, dopo avere accarezzato il sogno Serie A con le finali playoff nel 2019 e nel 2021, il Citta è tornato alla ribalta. Alla sua maniera, con risultati e numeri. Cinque vittorie di fila, come nel 2010 e nel 2016, nove gol fatti, appena tre subiti, con tre clean sheet nelle ultime quattro. Il tutto, come consuetudine, con il monte ingaggi più basso della categoria e mettendo in fila rivali, al momento, con otto volte il budget della squadra del presidente Gabrielli.
La ricetta
Il direttore generale Stefano Marchetti, regista dietro la scrivania di tanti record da quasi vent’anni, anche questa volta si sta divertendo parecchio, alla faccia di algoritmi e dintorni. La sua ricetta? La solita. In primis Gorini riconfermato dopo la salvezza all’ultima giornata. Seconda mossa, cassa fatta con la cessione di Antonucci allo Spezia per 2,9 milioni di euro e poi via alla rivoluzione a base di scouting in C, qualche scommessa inesplosa e giovani affamati in cerca di ribalta, come Cassano dalla Primavera della Roma. Bilancio a +2,6 milioni, tredici facce nuove al Tombolato e tutti felici e contenti. Questo Cittadella è una squadra di corsa e cuore, recupera più punti di tutte da situazioni di svantaggio (11) e manda in gol chiunque. Al momento sono 12 marcatori diversi, come lo spendaccione Palermo di Corini, leader nella specialità, sconfitto al Barbera con una rete al 98’ di Luca Pandolfi. Il centravanti campano, con Pittarello, Cassano, Carissoni oltre la vecchia guardia composta dai soliti Vita, Branca, Pavan, Salvi, è uno degli emblemi di questo gruppo, partito per salvarsi e pronto a stupire. Dopo la sfida di questa settimana a Modena, arriverà nelle mura di casa lo Spezia, una squadra che, fino a questo momento, ha deluso molto, ma che con D’Angelo in panchina è pronta a reagire.