Nel post-gara di Spezia-Modena si è presentato in conferenza stampa anche Salvatore Elia. Il calciatore aquilotto ha espresso il suo pensiero sui temi del match. Vi proponiamo le sue considerazioni.
Le parole di Elia
Sulla gara: “A parere mio abbiamo fatto una buona partita. Ce l’abbiamo messa tutta, ci abbiamo messo il cuore. Abbiamo preso un gol su rigore e siamo stati bravi a recuperarla nel finale”.
Sulla poca efficacia: “È un dettaglio su cui lavoriamo partendo dai difensori e andando sugli attaccanti. Siamo amareggiati, sappiamo che con 17 punti non si può puntare in alto”.
Sul ruolo: “Nel mercato non entro, mi adatto bene a tutti i ruoli e mi metto a disposizione. Se dovesse dirmi di giocare alto lo farò volentieri. Sarà la società a decidere”.
Sugli obiettivi: “Negli anni sono sempre stato abituato a giocare a destra e questo ruolo mi è nuovo. Ci sto lavorando nel 2024 cercherò di migliorare”.
Sullo spogliatoio: “Siamo delusi, abbiamo sempre fatto la partita. Abbiamo sempre dominato le partite e il gioco, anche le cose negative si riflettono sullo spogliatoio. Dobbiamo cercare di migliorare sotto porta e i risultati arriveranno. Per come siamo messi in classifica dobbiamo pensare solo alla salvezza e chiediamo ai tifosi di starci vicino per portare a casa i 3 punti. Non sono contenti loro e nemmeno noi, non veniamo allo stadio per farci prendere in giro. Dobbiamo lavorare ancora di più per portare a casa più punti. Anche con le squadre superiori in classifica ce la siamo giocata a viso aperto, ci manca quel pezzetto di concretezza in più e il 2024 potrà essere un anno superlativo”.
Sulla risposta post Cittadella: “Mentalmente siamo stati bravi, dopo aver perso male a Cittadella c’era l rischio di un’altra figuraccia. Abbiamo giocato bene con una squadra forte e poi bravi a recuperare nel finale. La risposta è stata molto positiva”.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
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Ormai è da un anno che sentiamo i soliti refrain: ci rialzeremo, la prossima è come una finale, ecc. Purtroppo i fatti non sono mai seguiti. La colpa non è dei giocatori, o meglio non tutta. Per costruire una squadra non serve di certo uno scienziato ma sicuramente una persona competente. Chi ci dirige non lo è. Riuscirà nell’impresa di portarci dalla A alla C in un anno e mezzo, distruggendo un sogno e umiliando con la sua presunzione un’intera città.
Completamente d’accordo con Pippo.