Edoardo Gorini, artefice del miracolo Cittadella solo pochi giorni fa in grado di regolare lo Spezia con un sonoro 4-1, ha parlato a TMW spiegando il suo modo di gestire un gruppo che sta funzionando alla grande ma anche la necessità di rimanere con i piedi per terra. Prima la salvezza, il mantra più volte ripetuto, con la sensazione che però può esserci in serbo qualcosa di importante.
Le parole di Gorini
Inizi sempre con buoni propositi ma quando cambi tanto un po’ di dubbi te li porti sempre. C’è stato un cambio generazionale. All’inizio sei curioso, però… la B è un campionato difficile. La svolta è arrivata con la vittoria di Palermo, quel successo ci ha dato convinzione nei nostri mezzi. La squadra va, sono tutti coinvolti. Si, è stata una prima parte soddisfacente. Obiettivi? Andiamo per gradi. Prima la salvezza. Non possiamo dire che vogliamo andare in Serie A. La B è lungo e complicato e il girone di ritorno è più difficile. Dobbiamo ragionare di partita in partita e raggiungere la salvezza. Poi l’obiettivo sarà cercare di andare ai playoff. L’anno scorso eravamo penultimi con diciannove punti. Tutti volevano il mio esonero: ringrazio la società, ci siamo salvati. Da qualsiasi altra parte avrebbero cambiato allenatore. Io devo dire grazie al Direttore per avermi dato fiducia.
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