Con l’avvicinarsi della fine dell’anno arrivano anche i bilanci dello Spezia, che ha passato metà 2023 in A e l’altra in B, per la verità ora con un piede in C. La Nazione riparte dalla valutazione del reparto difensivo, sempre troppo poco efficace nei due tornei, focalizzandosi sugli attuali interpreti. Esclusi dalle pagelle di fine anno dunque sia Kiwior (partito a gennaio scorso), che Ampadu, Caldara, Wiśniewski, che per motivi diversi o non sono più in rosa o non hanno mai giocato. Il focus è prettamente sul torneo in corso.
Sufficienti
Fra coloro che meritano il 6 in pagella il quotidiano premia soprattutto Zoet e Gelashvili. Il portiere olandese, impiegato in 6 gare totali ha mostrato prestazioni all’altezza (Cittadella a parte), determinante contro Ascoli, Bari e Modena. Ok anche il georgiano, che nelle cinque occasioni in cui è sceso in campo ha palesato reattività e buona capacità in marcatura. Peccato per il rigore procurato contro il Modena, riscattato col gol del pari. Bene anche Hristov e Serpe (6): il bulgaro è stato nota positiva dopo un inizio difficile, mentre l’italiano ha ben figurato contro il Cosenza. Un gradino sotto (6-) Dragowski e Amian: per il polacco sufficienza risicata, ben lontana dai 7 collezionati in A. Per lui grandi parate contro Lecco e Ternana, ma anche tante incertezze contro Como, Reggiana e Sampdoria. 20 gol incassati in 13 gare sono tanti e ora ha perso il posto con rischio cessione annesso. Anche dal francese ci si aspettava di più: è lo stakanovista della squadra e se non altro è apparso in crescita nelle ultime uscite. Stiracchiato 6- anche per Reca: 2 gol in 11 gare ma anche troppi colpi a vuoto.
Non sufficienti
Le note decisamente meno liete riguardano altri tre interpreti della retroguardia. Capitan Nikolaou su tutti vale 5,5: in 16 presenze un rendimento troppo altalenante e inferiore alle sue qualità. Non gli manca lo spirito di sacrificio, avendo giocato con la febbre contro il Modena. Flop invece per Mühl e Moutinho: il tedesco ha avuto un impatto deludente con il calcio italiano e in tante partite è sembrato in netta difficoltà. Peggio ha fatto il portoghese, in rosa già da inizio anno: non ha quasi mai brillato, l’autorete con il Parma lo ha allontanato definitivamente dalle scelte e dal club stesso. Senza voto, infine, Zovko e Cugnata, fin qui mai impiegati.