Ha lasciato lo Spezia soltanto pochi giorni fa, ma ha già trovato la sua nuova casa: da oggi Albin Ekdal è un nuovo giocatore dello Djurgården, in Svezia. Il centrocampista, dopo aver rescisso il contratto con le Aquile in vigore fino al giugno 2024, ha firmato con il club scandinavo un contratto biennale. Attraverso il portale ufficiale del club – a margine di una lunga presentazione video, Ekdal ha espresso anche le sue prime parole da nuovo calciatore della società spiegando i motivi della scelta di tornare a casa. Per lui, come consuetudine, c’è la maglia numero 8.
Le parole di Ekdal
È incredibilmente emozionante. È un sogno diventato realtà ed erano ormai diversi anni che desideravo suonare a Djurgården. In realtà è questo il sogno di ogni ragazzo da quando sono andato a dare un’occhiata allo stadio, dice Albin Ekdal. Bosse (il DS) e io abbiamo sempre avuto un discreto rapporto negli ultimi anni. In queste settimane gli ho fatto capire che voglio giocare nel Djurgården e Bosse ha inteso che faccio sul serio. Ma negli ultimi 2-3 mesi si è parlato molto tra noi, assolutamente. Sono tornato in Svezia perché voglio giocare nello Djurgården, è molto semplice. Voglio indossare la maglia, voglio giocare davanti ai tifosi, voglio essere al Kaknäs. Ci sono molti fattori diversi, ma la risposta semplice e diretta è che voglio giocare per il Djurgården IF. Poche ambizioni? Impossibile, piuttosto preferirei smettere. Sono qui per dare il mio contributo in campo e in allenamento, nello spogliatoio, voglio essere un leader ogni giorno. Cercherò di contribuire con il mio modo di giocare, con la mia capacità nei passaggi, con il duro lavoro, riconquistando palloni, duelli e tutto il resto a centrocampo. Ovviamente la mia esperienza dovrebbe aiutarmi lì con 16 anni di gioco nelle grandi leghe. Infortuni? Ne ho avuti diversi piccoli, mai gravi. Sicuramente ha a che fare con il mio stile di gioco il fatto che ci siano molti duelli e che i piedi a volte colpiscano quando devi contendere tanti palloni. Ma mi alleno senza dolori dalla scorsa estate e metterò molti sforzi ed energie per rimanere in salute. Purtroppo è successo spesso in occasione delle partite delle nazionali ed è forse per questo che la maggior parte delle persone mi conosce. Quindi è un po’ di ignoranza, ma ho avuto degli infortuni, non lo nascondo, ma sicuramente non così gravi come alcuni vogliono far sembrare. Sono ovviamente un po’ nervoso quando si entra in un nuovo gruppo dove tutti conoscono tutti, ma allo stesso tempo finalmente riesco a parlare svedese in uno spogliatoio, cosa che non vedevo l’ora di fare. Ma conosco Danielson e Mange da molto tempo e ho anche giocato con loro. Non vedo l’ora di conoscere l’intero gruppo.