4 Gennaio 2024 - 09:54

Cagni: “Per la salvezza serve unità, anche dai tifosi. Il mercato…”

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In vista di un girone di ritorno con una salvezza da centrare a tutti i costi, La Nazione ha chiesto un parere a un allenatore che proprio con lo Spezia riuscì a raccogliere la squadra e a portarla in salvo senza troppi patemi. Gigi Cagni oggi fa l’opinionista ma ricorda ancora bene la stagione 2013: “Serve pazienza, bisogna credere nei giocatori e nell’allenatore, per aiutarli a uscire dalla situazione. Il sostegno della tifoseria non mancherà. A loro interessa che la squadra dia tutto: io trovai una squadra forte, con grandi qualità, ma anarchica. Spesso fui costretto a battere i pugni sul tavolo, serviva la forza del gruppo e la serenità dopo il rovescio col Novara” spiega. Una situazione che però era diversa da quella attuale.

Medicina

Cagni racconta come quello Spezia fosse molto più forte di quello di oggi, “che gioca con ritmi non elevati, sembra preoccupato e senza leader all’interno della squadra“. Secondo l’allenatore non ci sono giocatori in grado di fare la differenza e prendere in mano la squadra, così può diventare l’agonismo l’arma giusta. E con un Picco battagliero gli ingredienti possono esserci tutti. Ma è vietato guardare i numeri: “Un allenatore non lo fa mai, ma pensa sempre una partita alla volta. A Pisa D’Angelo mi era piaciuto, ha i piedi per terra e sa ciò che vuole, specie in un contesto molto caldo“.

Mercato

Infine, Cagni dice la sua sui prossimi innesti di gennaio: “Serve prima di tutto una punta che segni, poi calarsi nella mentalità della lotta salvezza, anche i tifosi e la società. Quest’annata è così, bisogna prendere il meglio possibile ed essere bravi a gestire una situazione che si è fatta diversa da quella preventivata. La B aspetta, ci si salva nelle ultime sette-otto partite” conclude.

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