Shon Weissman, possibile prossimo rinforzo per l’attacco dello Spezia, è originario di Haifa, allevato nell’Hapoel e cresciuto nel sobborgo di Kiriyat Haim. Come scrive Il Secolo XIX, Weissman ha infatti origini Ashkenazi (ebrei dell’Europa centrale, per lo più paesi slavi) e Sefardite (penisola iberica), per cui ha il passaporto portoghese. Una delle nonne è sopravvissuta all’Olocausto, emigrata in Israele. Weissman ha anche svolto il servizio militare obbligatorio nell’aviazione.
La carriera calcistica
L’annata che lo esalta è 2019-2020, al Wolfsberger, in Austria. 30 gol in 31 partite, 2 reti in 6 gare in Europa League, con M’Gladbach e Roma. Il suo agente lo propose ai giallorossi, come vice Džeko. A prelevarlo fu però il Valladolid di Ronaldo, battendo la concorrenza dello Schalke, 4 milioni. Alla firma, i media israeliani rivelarono che Weissman avrebbe percepito 2 milioni all’anno per 4 stagioni (fino al 2024). Nella prima, in Liga, in 32 partite segna 6 gol, e il Valladolid retrocede. L’anno seguente (21/22) meglio in Segunda: 20 reti in 38 partite, e il Valladolid torna in Liga. Queste prestazioni valgono il prolungamento del contratto fino al 2026, a 3 milioni. La scorsa stagione inizia male: un gol in 15 partite, a gennaio 2023 passa in prestito al Granada in Segunda. Obbligo di riscatto di 3,5 milioni in caso di promozione e salario coperto a metà dal Granada e Valladolid. Riscatto ok, nonostante 1 gol in 13 partite. Così lo stipendio top passa al Granada, che si ritrova un giocatore, che in prestito ha deluso, a titolo definitivo. Prova subito a cederlo ad agosto, Espanyol, nulla. Weissman si allena a parte, non va in ritiro a Jerez, ma, per mancanza di accordi fra Granada e club interessati, si ritrova in lista per la Liga e va in panchina contro il Girona. Prima convocazione stagionale, il 18 settembre, alla 5a di campionato. Fin qui solo 5 presenze, 77 minuti totali e 0 reti.
Scoppia il caso
Tutto cambia ulteriormente dopo il 7 ottobre. Tweet di reazione pesantissima di Weissman (like, retweet), il 13 ottobre dei cittadini di Granada, palestinesi, lo denunciano alla procura provinciale di Granada per “delito de odio” (incitamento alla violenza). Il 20 ottobre a Pamplona con l’Osasuna lo aspetta un clima ostile (ultras Indar Gorri, nazionalisti baschi di sinistra), così il Granada non lo convoca. Weissman parte per la Nazionale e con la Svizzera entra nel finale e segna il gol dell’1-1 all’88. Nasce un altro caso in Israele, dato che esulta zittendo il pubblico (si gioca in Ungheria) e poi urlando un insulto in ebraico. Dopo la partita si scusa. Al ritorno a Granada, la stampa s’interroga se, per via della denuncia, ci sia o meno una “clausola di moralità” che permette al club di rescindere. Weissman viene poi contestato nuovamente dai tifosi dell’Athletic Bilbao, mentre è in panchina. A gennaio, Elche e Espanyol, ci riprovano, ma di più il Burgos, a salario più basso (la parte più consistente la pagava il Granada), ma si oppone la tifoseria. Arrivando fino al giorno d’oggi, con l’offerta dell’incauto Macia.
Certo che con questi trascorsi il duo Macia-Melissano sembra averne combinato una delle loro.