La doppietta a Pisa ha cambiato il suo futuro più prossimo, adesso a Daniele Verde si chiedono altre magie per uscire dal ginepraio della zona rossa. Il Secolo XIX oggi in edicola spiega come lo Spezia si affidi ancora al suo giocatore di maggior talento per abbandonare le sabbie mobili della bassa classifica. E pensare che solo un paio di settimane fa, il 10 divenuto 99 aveva praticamente ceduto alle lusinghe del Palermo, prima del dietrofront con nuovo accordo sottoscritto a pochi giorni dalla fine del mercato. Decisivo in senso assoluto non lo è ancora stato, ma in termini generali sì.
Top player
E ora è tornato anche a guadagnare come in Serie A, non quegli 1,1 milioni che percepiva in massima serie, ma una cifra di poco inferiore, con inoltre gol e assist annessi a livello di bonus. Il quotidiano ricorda come sia stata importante anche la mediazione del presidente Philip Platek nel trattenere il giocatore, con un scelta in controtendenza con la linea dell’abbassamento del monte ingaggi, ma piuttosto privilegiando la qualità tecnica in campo. Verde diventa così il valore aggiunto in una formazione che ha aggiunto tanta esperienza nel mercato di gennaio e le sue 233 presenze globali fra i pro si aggiungono alle 236 di Nagy, alle 240 di Mateju e alle 250 di Bandinelli. Salendo ancora, ci sono veri e propri veterani (anche dello Spezia) come Zoet, a quota 260 solo con il PSV, ma anche Falcinelli, ben 416. Il tutto senza contare Nazionale o giovanili. Verde si inserisce perfettamente in un gruppo e da più longevo in squadra, insieme al portiere olandese, deve ora essere ulteriormente decisivo: i suoi gol con Pisa, Bari e Ascoli hanno fruttato nove punti allo Spezia. Era già stato trascinatore verso la salvezza nella gestione Italiano prima e Motta poi, l’anno scorso meno ma per problemi fisici anche se la doppietta di Empoli è ancora negli occhi di tutti. Nella storia recente delle Aquile soltanto Nzola ha prodotto più punti con le sue reti. A 106 presenze, 26 centri e 9 assist, adesso tocca a Daniele Verde prendere per mano i suoi.